Tutto è cominciato quando, a gennaio, poco prima della sessione d’esame, ha iniziato a ricevere messaggi da un numero sconosciuto. La persona in questione le faceva l’in bocca al lupo e si firmava come il suo “angelo custode”. Martina, sorpresa e confusa, non riusciva a capire chi fosse questo individuo né come potesse conoscere i suoi dati personali e il fatto che stesse per sostenere un esame specifico.
La comunicazione è proseguita anche nei giorni successivi, con messaggi puntuali prima di ogni parte dell’esame: la relazione da discutere, la prova scritta e infine l’orale. Se da un lato questa presenza misteriosa ha suscitato la sua curiosità, dall’altro l’ha anche messa sotto pressione, generando un certo nervosismo per l’insistenza e la mancanza di chiarezza.




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