La collega viene promossa al suo posto: si vendica in modo esagerato

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La collega viene promossa al suo posto: si vendica in modo esagerato

| 11/04/2025

Le telecamere di sorveglianza l’hanno ripresa

  • Una lavoratrice tessile in Brasile è accusata di aver avvelenato l’acqua di una collega dopo una lite per una promozione che riteneva ingiusta
  • Le telecamere di sorveglianza l’hanno ripresa mentre manometteva la bottiglia della vittima, che ha poi avvertito una sensazione di bruciore alla gola
  • Analisi successive hanno rilevato un potente solvente nell’acqua, sostanza che la sospettata avrebbe prelevato illegalmente da un’area riservata dell’azienda
  • La vittima è stata soccorsa in tempo e si è ripresa completamente, ma i medici hanno confermato che una dose maggiore sarebbe stata letale
  • La donna è stata arrestata e ha ammesso il gesto
  • Ora rischia una condanna per tentato omicidio aggravato, con una pena tra i 6 e i 20 anni di carcere

 

In Brasile una disputa sul posto di lavoro ha preso una piega pericolosa quando una donna di 38 anni ha cercato di avvelenare una collega dopo una discussione per una promozione. Il fatto è avvenuto in una fabbrica tessile di Abadia de Goiás, dove le due donne, un tempo amiche, si erano recentemente scontrate più volte a causa dell’avanzamento di carriera della vittima. Secondo le indagini, la sospettata non ha preso bene il fatto che la collega fosse stata promossa, sentendosi ingiustamente scavalcata. La tensione tra le due è cresciuta fino a sfociare in un confronto acceso, poco prima che la vittima trovasse la sua bottiglia d’acqua contaminata con una sostanza tossica.

Le telecamere di sicurezza della fabbrica hanno immortalato la donna mentre introduceva il solvente nel contenitore della collega. Poco dopo aver bevuto l’acqua, la vittima ha avvertito un forte bruciore alla gola e ha capito che qualcosa non andava. È stata immediatamente soccorsa e trasportata in ospedale, dove i medici hanno confermato che, se avesse ingerito una quantità maggiore della sostanza, l’esito sarebbe potuto essere fatale. Gli investigatori hanno scoperto che la sospettata era entrata senza autorizzazione in un’area riservata ai dirigenti, dove erano custoditi i prodotti chimici dell’azienda. È probabile che abbia prelevato il solvente proprio da lì prima di versarlo nella bottiglia della collega.

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La donna ha confessato

Dopo aver analizzato le immagini delle telecamere e raccolto testimonianze sul rapporto teso tra le due donne, la polizia ha arrestato la sospettata il 27 febbraio. Durante l’interrogatorio, ha ammesso di aver manomesso la bottiglia, sostenendo di aver agito dopo l’ennesima lite con la collega. Ora dovrà affrontare un processo per tentato omicidio aggravato, un reato che in Brasile prevede una pena dai 6 ai 20 anni di carcere. Non è il primo caso del genere: lo scorso anno, un’altra donna aveva cercato di avvelenare una collega incinta per impedirle di prendere il congedo di maternità, dimostrando come la competizione sul lavoro possa, in alcuni casi estremi, trasformarsi in un vero e proprio pericolo per la vita.

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