Tutto, come racconta, è cominciato da un episodio all’apparenza banale: dei biscotti al grano saraceno, preparati con cura ma dall’aspetto poco invitante. Questo piccolo fatto ha rappresentato per lei l’inizio di una presa di coscienza più ampia. Nel tempo, infatti, la nostra fan si è accorta che il suo compagno aveva un’idea molto rigida e stereotipata della figura femminile, un modello che lei non sentiva suo e in cui non si riconosceva affatto.
Secondo quanto racconta, Gino pretendeva che lei incarnasse un’immagine idealizzata e irreale: una donna perfetta nelle faccende domestiche, in cucina e nella sfera intima, sempre e comunque. Nulla sembrava contare più dell’adesione a questo prototipo. I gesti d’amore sinceri, l’affetto, il sostegno emotivo, la pazienza davanti ai suoi sbalzi d’umore – tutto passava in secondo piano.