Un’azienda aumenta lo stipendio ai dipendenti che perdono peso

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Un’azienda aumenta lo stipendio ai dipendenti che perdono peso

| 17/04/2023
Fonte: Pexels

A lanciare l’iniziativa è Zerodha, società indiana di servizi finanziari

  • Un’azienda motiva i dipendenti a perdere peso offrendo un aumento di stipendio
  • A proporre l’iniziativa è Zerodha, una società di servizi finanziari indiana
  • Ogni lavoratore che avrà un indice di massa corporea (BMI) inferiore a 25 riceverà metà del proprio stipendio come ricompensa
  • La media BMI del team è di 25,3. Se entro agosto si riuscirà ad arrivare sotto 24, tutti i dipendenti riceveranno un’altra mezza mensilità. La sfida è quindi sia individuale che collettiva
  • L’iniziativa è stata da un lato apprezzata come forma di attenzione di un’azienda per la salute e il benessere dei propri dipendenti, e dall’altra criticata per il rischio di alimentare la fatphobia e malattie come anoressia e bulimia

 

Un’azienda motiva i dipendenti a perdere peso offrendo un incentivo economico. A proporre l’iniziativa è Zerodha, una società di servizi finanziari indiana. Il fondatore e Ceo Nithin Kamath ha lanciato la sfida ai suoi dipendenti con un tweet: ogni lavoratore che avrà un indice di massa corporea (BMI) inferiore a 25 riceverà metà del proprio stipendio come ricompensa.

Una sfida individuale e collettiva

«L’indice medio del nostro team è 25,3, e se riusciamo ad arrivare sotto 24 entro agosto, tutti riceveranno un’altra mezza mensilità come bonus. Sarebbe divertente competere co altre aziende» ha affermato Kamath. La sfida quindi è sia individuale che collettiva per raggiungere l’obiettivo prefissato. Il fondatore di Zerodha ha poi aggiunto che usare l’indice di massa corporea «non è la misura migliore per monitorare la salute e la forma fisica, ma è il modo più semplice per cominciare. Come per la salute e per la maggior parte delle altre cose della vita, l’importante è fare il primo passo. A proposito, fare mille passi al giorno è un ottimo inizio per restare in salute».

Le statistiche rivelano che l’obesità e i problemi legati al peso, oltre ad essere un costo per la previdenza sociale, influiscono anche sui costi delle aziende, poiché aumentano i congedi per malattie a lungo termine. Una persona obesa prende in media quattro giorni in più di congedo per malattia all’anno rispetto ad un coetaneo che non ha problemi di peso. Dal momento che i dipendenti trascorrono gran parte del loro tempo al lavoro ogni giorno, avendo uno stile di vita molto sedentario, si trovano ad affrontare l’obesità in ufficio e sul posto di lavoro.

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L’iniziativa di Zerodha ha suscitato il dibattito tra chi ha visto l’incentivo economico come forma di attenzione di un’azienda per la salute e il benessere dei propri dipendenti e chi, invece, ha sottolineato il rischio di promuovere la fatphobia (cioè la paura, il disprezzo e la discriminazione nei confronti delle persone grasse) e malattie legate al peso come anoressia e bulimia.

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