Le cattive abitudini come fumare, bere e non fare sport ci rovinano già a 36 anni

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Le cattive abitudini come fumare, bere e non fare sport ci rovinano già a 36 anni

| 19/06/2025
Fonte: Pexels

Cattive abitudini e salute: un mix esplosivo già a 36 anni

  • Uno studio finlandese ha analizzato l’effetto delle cattive abitudini a partire dai 27 anni
  • Già a 36 anni si notano gli effetti negativi su salute mentale e fisica
  • Fumare incide di più sulla salute mentale, l’alcol colpisce entrambe
  • L’inattività fisica peggiora soprattutto la salute fisica
  • Cambiare stile di vita a mezza età migliora anche la vecchiaia

 

Quando si parla di danni da cattive abitudini, si pensa spesso agli “anta” come punto di svolta. E invece no. Secondo una ricerca finlandese, basta arrivare ai 36 anni per iniziare a pagare il conto di scelte poco brillanti come fumare, bere troppo e non muoversi nemmeno sotto minaccia. Lo studio, pubblicato su Annals of Medicine, ha seguito per decenni un gruppo di persone nate a Jyvaskyla nel 1959, raccogliendo dati a intervalli regolari. I risultati? Non proprio rincuoranti per gli amanti del divano e del bicchiere facile.

La salute mentale e fisica è stata valutata a più riprese, a partire dai 27 anni, e già al primo checkpoint dei 36 si è registrato un peggioramento significativo per chi ha mantenuto certi comportamenti nocivi. A fare danni non è solo un vizio in particolare, ma l’accoppiata (o il tris) di fumo, alcol e sedentarietà. Una specie di cocktail letale, senza nemmeno la soddisfazione dell’ombrellino.

Fumo, alcol e sedentarietà: ciascuna cattiva abitudine colpisce a modo suo

Nel dettaglio, il fumo è stato associato soprattutto a un peggioramento della salute mentale. Non sorprende troppo: inalare sostanze tossiche ogni giorno, oltre a irritare i polmoni, potrebbe anche non essere il massimo per l’umore. Il consumo eccessivo di alcol ha mostrato effetti su entrambi i fronti, fisico e psicologico, con un rischio che cresce con la quantità e la durata dell’abitudine. Infine, l’inattività fisica è risultata la più legata al declino della salute del corpo. Quindi, sì, quella palestra che continui a rimandare da settembre… forse sarebbe il caso di entrarci davvero.

Lo studio, va detto, è di tipo osservazionale: significa che non stabilisce un nesso causale diretto, ma mostra una correlazione solida. E mentre i ricercatori si tengono prudenti, il messaggio tra le righe è abbastanza chiaro: vivere male, alla lunga, non conviene. Neanche a breve termine, a dire il vero.

Cattive abitudini: si può invertire la rotta

La buona notizia è che non tutto è perduto. I ricercatori sottolineano che anche se i danni iniziano a farsi sentire già prima dei 40 anni, migliorare lo stile di vita a mezza età può comunque fare la differenza. Smettere di fumare, limitare l’alcol e fare un po’ di attività fisica – non serve diventare triatleti – può migliorare la salute a lungo termine e favorire un invecchiamento più sereno.

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Lo studio si basa su dati raccolti in Finlandia, ma i risultati possono essere estesi anche ad altri paesi occidentali con stili di vita simili. Certo, ogni generazione ha i suoi vizi, ma il fumo, l’alcol e il divano sembrano resistere benissimo al passare del tempo. E forse è proprio questo il problema. Alla fine, il messaggio è semplice: se a 36 anni ti senti già “vecchio dentro”, forse non è solo questione di stress da ufficio o di lunedì mattina. Potrebbero essere quelle piccole scelte quotidiane che, sommate, iniziano a presentare il conto prima di quanto pensi. Ma cambiare si può, anche senza diventare guru del benessere: basta iniziare. Magari con una passeggiata. E senza sigaretta.

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