Chi produce più gelato in Europa? Spoiler: non l’Italia

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Chi produce più gelato in Europa? Spoiler: non l’Italia

| 30/10/2025
Fonte: Pexels

Secondo Eurostat, il re del gelato industriale non parla italiano ma tedesco

  • L’Italia non è il primo produttore europeo di gelato: guida la Germania con 607 milioni di litri
  • Seguono Francia e Italia, rispettivamente con 501 e 492 milioni di litri prodotti nel 2024
  • Solo la Polonia ha registrato un aumento significativo (+29%) tra i grandi produttori
  • Belgio, Bulgaria e Repubblica Ceca hanno trainato la crescita complessiva dell’UE (+2%)
  • Nelle esportazioni domina la Francia, mentre l’Italia resta simbolo culturale del gelato artigianale

 

Non succede spesso che una notizia così “gelata” arrivi a sciogliere un mito nazionale. Eppure, secondo i dati Eurostat 2024, il Paese che produce più gelato in Europa non è l’Italia. A primeggiare nella classifica è la Germania, con ben 607 milioni di litri di gelato confezionato. La Francia segue con 501 milioni, mentre l’Italia, pur restando nel cuore (e nel palato) degli europei, si ferma a 492 milioni di litri, un po’ meno rispetto al 2023.

Un risultato che fa quasi sorridere: la patria del cono e del gusto artigianale superata da chi, per stereotipo, associamo più ai wurstel che alla stracciatella. Ma i numeri non mentono: la produzione industriale di gelato confezionato parla tedesco. Naturalmente, il dato non tiene conto del “vero gelato” — quello artigianale, cremoso e preparato ogni giorno nelle gelaterie italiane — dove il Belpaese resta imbattuto.

I primi cinque produttori di gelato

La classifica di Eurostat non si ferma ai primi tre. A completare la top five ci sono Spagna (378 milioni di litri) e Polonia (298 milioni). Quest’ultima è l’unico grande produttore a registrare una crescita notevole, con un +29% rispetto al 2023. Gli altri, invece, segnano lievi cali: –12% per la Francia, –7% per l’Italia, –6% per la Spagna e –1% per la Germania.

A compensare il rallentamento dei giganti ci pensano i “piccoli” dell’Unione. Belgio, Bulgaria e Repubblica Ceca hanno dato una spinta decisiva alla produzione europea complessiva, cresciuta del 2% in un solo anno. Segno che il gelato non conosce confini e continua a sedurre i palati in tutto il continente, anche laddove il sole non batte proprio tutto l’anno.

Esportazioni: la Francia serve più coppette del previsto

Sul fronte delle esportazioni di gelato verso Paesi extra-UE, la classifica si ribalta ancora. Nel 2024, l’Unione ha esportato 265,3 milioni di kg di gelato, con un aumento dell’1% rispetto all’anno precedente, mentre le importazioni hanno toccato quota 69,3 milioni (+24%).

La Francia domina anche questo mercato, con 55,9 milioni di kg esportati, pari al 21% del totale europeo. Seguono Italia (42,6 milioni), Paesi Bassi (31,9 milioni), Germania (28,2 milioni) e Belgio (27 milioni). Un dato interessante: la Germania, pur essendo la maggiore produttrice, consuma gran parte del suo gelato “in casa”, confermando che l’amore per il dolce freddo non è un’esportazione ma un affare interno.

L’Italia resta la patria del vero gelato

Insomma, l’Italia non detiene più il primato industriale del gelato, ma conserva il titolo più importante: quello culturale e simbolico. Nel Belpaese il gelato non è solo un prodotto, è un rituale, un linguaggio universale fatto di sapori e stagioni. Le nostre gelaterie artigianali, i gusti innovativi e l’attenzione alle materie prime di qualità continuano a definire l’identità del gelato italiano nel mondo.

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Forse la Germania ne produce di più, ma nessuno lo racconta come noi. Perché tra i numeri di Eurostat e il profumo di una cialda croccante appena riempita di crema e pistacchio, la differenza è tutta in un dettaglio: il gelato italiano non si misura in litri, ma in emozioni.

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