Anna descrive con amarezza come ogni tentativo di insegnare a Ludovico le regole della convivenza venga visto come un atto inaccettabile, e come il ragazzo non dia ascolto a nulla di ciò che i genitori provano a dire, forte di un clima che lo porta a sentirsi intoccabile. La parola d’ordine in casa è assecondarlo e sperare che non crei troppi problemi, con Sandro che evita ogni confronto diretto per timore di conflitti.
Il culmine si è raggiunto con una situazione che può sembrare banale ma che per Anna ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso: Ludovico ha l’abitudine di lasciare la porta di casa aperta, semplicemente perché “si dimentica” o “non ha voglia di chiuderla”. Per Anna, che vive in quella casa, questo comportamento è diventato inaccettabile, simbolo di un mancato rispetto delle regole minime di convivenza e della mancanza di responsabilità che il ragazzo continua ad avere senza che nessuno intervenga.
Ieri, racconta Anna, non ci ha visto più, arrivando a dire chiaramente ciò che pensava e facendo scoppiare un confronto che ha deciso di condividere qui per mostrare quanto possa essere difficile convivere con un partner che, pur di non perdere l’approvazione del figlio, rifiuta di porre confini chiari, scaricando così la gestione dei conflitti sulla nuova compagna.
Ha scelto di inviare la chat per raccontare la sua esperienza a chi vive situazioni simili con figli di partner divorziati, tra senso di impotenza, desiderio di rispetto e la fatica di non diventare il “cattivo” della situazione pur chiedendo regole minime di convivenza.