Come saranno gli influencer nel 2050: la bellezza filtrata non basta più
- org ha creato Ava, un modello 3D che mostra come gli influencer potrebbero apparire nel 2050
- Lo stress da algoritmi e la vita davanti agli schermi causano problemi fisici come “tech neck” e spalle curve
- Trucco costante, luci LED e skincare aggressiva portano a irritazioni, infiammazioni e invecchiamento digitale
- Le notti insonni e le ore davanti agli schermi provocano occhiaie, stanchezza visiva e insonnia cronica
- Extension e styling eccessivo possono causare alopecia da trazione e perdita permanente dei capelli
Influencer, tenetevi forte: nel 2050 potreste assomigliare più a un filtro difettoso che a un sogno di bellezza. Casino.org ha infatti ideato Ava, un avatar digitale pensato per mostrare cosa succede dopo anni di selfie, ring light e posture da smartphone. Il risultato? Una figura con pelle irritata, schiena curva e un’aria che urla: “ho pubblicato troppo”.
Dietro l’esperimento, c’è l’idea che la vita social, tra shooting infiniti e corse agli algoritmi, non sia poi così “glam”. Gli esperti parlano di oltre 90 ore settimanali passate a creare contenuti: una maratona di stress che lascia il segno, soprattutto sul corpo.
Dorian Gray in versione social
Ava è la prova vivente (digitale) che la perfezione online può nascondere un lento degrado offline. Le ore trascorse davanti agli schermi e le pose forzate sotto le luci LED causano “tech neck”, ovvero un incurvamento del collo dovuto all’uso costante del telefono. Le spalle si arrotondano, il portamento cambia, e il sogno di diventare una star dei social si trasforma in un incubo ortopedico.
Sul fronte estetico, non va meglio. Strati di trucco, skincare quotidiane aggressive e filler di troppo portano a infiammazioni, irritazioni e “digital aging”, una forma d’invecchiamento accelerato legata alla luce blu degli schermi. Il risultato è una pelle che sembra chiedere ferie digitali.
Occhi stanchi e capelli ribelli
Gli occhi, costretti a fissare monitor e fotocamere per ore, sviluppano affaticamento visivo e cerchi scuri da paura. Gli esperti consigliano la regola del 20-20-20: ogni 20 minuti di schermo, guardare un punto a 20 piedi per 20 secondi. Ma chi ha tempo di farlo quando si deve postare una story ogni dieci minuti?
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Infine i capelli. Tra extension, tiraggi e styling infiniti, le influencer rischiano alopecia da trazione, una perdita di capelli spesso irreversibile. Una beffa crudele per chi vive di immagine: il prezzo della perfezione è, letteralmente, la perdita della chioma. Secondo Casino.org, Ava non è solo un monito estetico, ma un promemoria umano: bilanciare ambizione e benessere, perché i like passano, ma la salute, quella vera, non ha filtri.
@shivalibest Move aside Molly-Mae and Zoella – this is what scientists say influencers will look like in the year 2050 😳 #influencers ♬ Spooky, quiet, scary atmosphere piano songs – Skittlegirl Sound

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- https://www.casino.org/blog/ava-future-influencer/
- https://nypost.com/2025/09/03/lifestyle/model-shows-what-influencers-will-look-like-in-2050/
- https://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-15060803/Grotesque-model-influencers-look-like-2050.html
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