Condividere momenti di silenzio con il partner può essere un segno di una relazione sana ed emotivamente intima

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Condividere momenti di silenzio con il partner può essere un segno di una relazione sana ed emotivamente intima

| 04/05/2025
Fonte: Pexels

Non parliamo ovviamente dei silenzi ostili o punitivi

  • Una nuova ricerca dell’Università di Reading evidenzia che il silenzio condiviso tra partner può essere segno di intimità emotiva
  • Il cosiddetto “silenzio naturale”, non imposto né usato come punizione, è legato a sentimenti di connessione e soddisfazione relazionale
  • Al contrario, i silenzi percepiti come ostili o punitivi generano emozioni negative e distanza
  • Le esperienze silenziose legate ad attività condivise, come leggere o camminare insieme, rafforzano il legame affettivo
  • Gli studiosi sottolineano che non è sempre necessario parlare per comunicare amore e vicinanza: il silenzio può avere un profondo valore relazionale

 

In un mondo in cui la comunicazione è onnipresente, il silenzio è spesso visto come un segnale negativo, sinonimo di disagio o distacco. Tuttavia una recente ricerca condotta dall’Università di Reading e pubblicata sulla rivista Motivation and Emotion ha completamente ribaltato questa visione, rivelando che condividere momenti di silenzio naturale con il proprio partner può essere un indicatore di intimità emotiva e di una relazione sana.

Lo studio ha analizzato come il silenzio venga vissuto all’interno delle relazioni amorose, evidenziando che non è tanto il silenzio in sé a fare la differenza, quanto la motivazione che lo genera. Quando il silenzio è spontaneo e non dettato da paura, rabbia o strategia punitiva, ma nasce da un desiderio condiviso di stare insieme in pace, allora diventa uno spazio fertile per la connessione profonda tra i partner.

Il silenzio può diventare un linguaggio invisibile

I ricercatori hanno condotto quattro studi differenti per indagare le esperienze silenziose nelle coppie, chiedendo ai partecipanti di raccontare episodi recenti di silenzio nella relazione attuale o in rapporti precedenti problematici. È emerso che i silenzi “ostili” – cioè usati per manipolare o punire – provocano emozioni negative e abbassano la soddisfazione relazionale. Al contrario i momenti di silenzio intrinsecamente motivato, vissuti durante attività condivise come leggere, camminare, ascoltare musica o semplicemente guardarsi negli occhi, generano benessere emotivo e rafforzano il senso di vicinanza affettiva.

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Secondo la psicologa Netta Weinstein, autrice principale dello studio, “non è sempre necessario parlare per comunicare”. Infatti il silenzio può diventare un linguaggio invisibile, capace di trasmettere fiducia, rispetto e amore. Anche Claudia Haase, psicologa della Northwestern University non coinvolta nella ricerca, ha lodato il lavoro, sottolineando come il tema del silenzio nelle relazioni sia stato finora sottovalutato. Questo studio invita a riconsiderare il silenzio non come un’assenza di dialogo, ma come una forma preziosa di comunicazione emotiva. In una coppia solida, potersi permettere di stare in silenzio senza disagio è un segnale di armonia, complicità e accettazione reciproca. In fondo, condividere il silenzio in modo autentico può essere uno dei gesti più intimi e significativi che due persone possano fare.

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