La città di Baarle è suddivisa tra Belgio e Paesi Bassi, con strade e case attraversate dai confini nazionali
- Baarle-Nassau (Paesi Bassi) e Baarle-Hertog (Belgio) formano un’unica città divisa da un confine internazionale estremamente complesso
- Baarle-Nassau è olandese, ma contiene al suo interno Baarle-Hertog, costituita da 22 enclavi belghe
- L’intricata geopolitica risale al Medioevo, quando due casate nobiliari si spartirono i territori
- Dopo l’indipendenza del Belgio dall’Olanda, nel 1831, non si riuscì a tracciare confini nazionali netti nella città, e si decise di lasciare la situazione così com’era
- La divisione ha conseguenze concrete per gli abitanti che convivono con due sindaci, due sistemi fiscali e due codici postali
Immagina di vivere in una casa attraversata da un confine nazionale, in cui la cucina si trova in uno stato, e il salotto in un altro. Oppure potresti anche dormire nello stesso letto del tuo partner ma ognuno in due stati diversi. Se pensi che una situazione simile sia irrealistica o delirante, allora non conosci l’intricata geopolitica della città di Baarle-Nassau, in cui i confini nazionali, che separano Belgio e Paesi Bassi, corrono per vicoli, strade, case e palazzi, spesso facendo ricadere una stessa abitazione in due diverse nazioni.
La storia
La città di Baarle-Nassau è olandese, ma contiene al suo interno 22 enclavi belghe, che costituiscono Baarle-Hertog. L’intricata situazione politica risale al medioevo, quando le famiglie aristocratiche locali si spartirono i territori. Baarle-Hertog un tempo apparteneva al Duca di Brabante, mentre Baarle-Nassau era proprietà della Casata di Nassau. Quando nel 1831 il Belgio dichiarò l’indipendenza dai Paesi Bassi, la complicata situazione internazionale impedì di tracciare nell’immediato confini nazionali ben definiti, e in particolare sistemare la complicata situazione delle eclavi belghe nella città olandese, tanto che i due governi alla fine decisero di lasciare tutto com’era.
L’intera città è stata quindi contrassegnata da linee che delimitano i confini nazionali, con croci bianche tracciate sul terreno e sigle ad indicare l’appartenenza al Belgio (B) o all’Olanda (NL). Le case attraversate dai confini hanno la residenza in uno o nell’altro stato in base alla posizione del portone d’ingresso e, quindi, è capitato che alcuni spostassero l’entrata di casa per questioni fiscali.
La collaborazione tra le due città
Oggi, molti residenti di Baarle-Nassau e Baarle-Hertog hanno la doppia cittadinanza e un passaporto belga e uno olandese. La gestione dei territori è spesso portata avanti in collaborazione tra i sindaci dei due comuni, in quanto ad esempio, le strade attraversano i confini più volte in poche centinaia di metri, e quindi la manutenzione deve sottostare a leggi di due stati diversi. Lo stesso avviene per le due forze di polizia che collaborano nel contrasto alla criminalità, poiché i confini non fermano di certo i malviventi.
In altri casi leggi e burocrazia sono totalmente diversi, creando qualche difficoltà ai residenti: nei Paesi Bassi, ad esempio, l’età minima per bere è 18 anni, ma a pochi passi di distanza, in Belgio, la birra e il vino possono essere acquistati legalmente a 16 anni. Quindi, se un barista olandese respinge un gruppo di adolescenti, questi possono attraversare la strada e brindare con un bicchiere di birra belga dall’altra parte del confine.
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Secondo la legge olandese, è possibile acquistare fuochi d’artificio solo nel periodo che precede il Capodanno. In Belgio, invece, è legalmente consentito acquistarli tutto l’anno. Ciò significa che i negozi di Baarle-Nassau sono vietati per la maggior parte del tempo, ma i clienti possono passeggiare per strada e acquistare i fuochi a Baarle-Hertog.

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- https://www.iflscience.com/this-is-the-most-bizarre-international-border-in-the-world-80163
- https://www.france24.com/en/live-news/20240606-europe-in-miniature-welcome-to-baarle-world-s-strangest-border
- https://www.bbc.com/travel/article/20171210-europes-strange-border-anomaly