La storia di Crisippo Di Soli, il filosofo deceduto per le troppe risate

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La storia di Crisippo Di Soli, il filosofo deceduto per le troppe risate

| 24/06/2023
Fonte: Imgur Fonte: Facebook

Un’eccessiva dose di risate può portare alla dipartita dell’essere umano

  • Crisippo Di Soli è stato un filosofo e matematico di origini ateniesi
  • Fu uno dei padri fondatori dello Stoicismo, corrente filosofica e spirituale di impronta razionale e panteista fondata intorno al 300 a.C
  • Secondo un’opera letteraria dello scrittore Diogene Laerzio, l’uomo morì per le troppe risate
  • Di Soli fece ubriacare il suo asino con del vino
  • La scena fu talmente divertente che l’autore passò a miglior vita a causa dell’impeto delle sue risate

 

Si può morire per eccesso di risate? A quanto pare si. È ciò che è accaduto al famoso filosofo di origine ateniese Crisippo di Soli, uno dei padri fondatori dello Stoicismo, corrente filosofica e spirituale di impronta razionale e panteista fondata intorno al 300 a.C da Zenone di Cizio.

Stando a quanto riportato nell’opera Vite dei filosofi Vol. 1 scritta dallo storico greco Diogene Laerzio, Di Soli morì proprio a causa delle troppe risate dopo aver visto uno dei suoi animali ubriacarsi con del vino per poi mangiare della frutta in modo maldestro. “Alcuni dicono che sia deceduto per un impeto di una risata smodata. Per questo, vedendo il suo asino mangiare fichi, ha detto alla sua vecchia di dargli da bere del vino puro e poi ha riso così violentemente da portarlo a morire“, si legge nel libro.

Morire per eccesso di risate: la risposta scientifica

Tuttavia il filosofo greco non fu l’unico a perire per la troppa “felicità”. Analizzando i testi dello scrittore russo Michail Michailovič Bachtin, anche una grande conoscenza di Di Soli morì per lo stesso motivo e nel medesimo giorno a causa dell’asino ubriaco: il suo maestro Janotus. La gag fu talmente divertente da decretare la morte di entrambi gli amici.

Bachtin ha provato a descrivere e a ricostruire la dipartita dei due: “I loro occhi iniziarono a lacrimare a seguito di una violenta commozione cerebrale che spremeva le sostanze lacrimali facendole fluire attraverso i nervi ottici“.

Dal punto di vista medico e scientifico, però, è davvero possibile morire per le troppe risate? Secondo la dottoressa Claire Asher, un eccesso di sghignazzi potrebbero comportare nell’individuo pesanti ripercussioni a livello fisico tra cui l’infarto ed il soffocamento.

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Altri casi di morte di questo tipo si sono verificati nel corso del tempo, come quella dell’australiano Arthur Cobcroft, deceduto per un’insufficienza cardiaca causata dalle troppe risate dopo aver confrontato i prezzi delle materie prime del 1915 con quelli del 1920.

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