La situazione è andata peggiorando, fino a quando – in occasione dell’ennesima richiesta giudicata assurda – Marco ha deciso di non rimanere più in silenzio. Racconta di aver risposto direttamente al capo, dicendogli con chiarezza ciò che pensa e mettendo in evidenza quanto certi atteggiamenti risultino inappropriati e irrispettosi nei confronti dei dipendenti.
Ha scelto di inviare la conversazione per testimoniare una realtà che, purtroppo, è ancora molto diffusa in diversi ambienti di lavoro. Una condizione che vede i lavoratori sottoposti a continue pressioni e a richieste che spesso esulano dai limiti contrattuali, come se la disponibilità personale dovesse essere automatica e costante. Un racconto che vuole mostrare la quotidianità di chi lavora con dedizione ma si ritrova a dover difendere il proprio tempo e la propria dignità.