Il nostro fan spiega che per lei la risposta era chiara: dire la verità. Racconta di non essere interessata a moralismi cattolici o posizioni reazionarie, ma di essere convinta che la verità renda le donne libere, e che per essere libere sia fondamentale usare le parole corrette, evitando nomignoli o espressioni imbarazzate per riferirsi al corpo o a processi naturali. La nostra amica racconta che, in linea con la sua visione educativa, ha sempre insegnato a sua figlia a chiamare le parti del corpo con il loro nome corretto, spiegando che il pene si chiama pene e che non ha senso edulcorare o nascondere la realtà dietro espressioni infantili.
