6 dipendenti su 10 ritengono che le aziende trascurino il loro benessere psicofisico

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6 dipendenti su 10 ritengono che le aziende trascurino il loro benessere psicofisico

| 19/12/2024
Fonte: Pexels

Operai e impiegati sono i più insoddisfatti

  • Il 60% dei lavoratori ritiene che le aziende trascurino il loro benessere psicofisico
  • Operai e impiegati sono i più insoddisfatti, mentre i dirigenti percepiscono maggiore attenzioni
  • Il supporto per genitori, maternità e persone con salute fragile è considerato sufficiente dalla maggioranza
  • Il 52% dei lavoratori è soddisfatto delle condizioni di sicurezza sul lavoro
  • Il welfare aziendale, se mirato e inclusivo, può migliorare il benessere e la produttività complessiva

 

La salute psicofisica dei lavoratori è fondamentale per garantire non solo il benessere individuale, ma anche la produttività aziendale. Nonostante ciò, molte imprese sembrano trascurare questo aspetto. Secondo il rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale, sei dipendenti su dieci ritengono che il proprio datore di lavoro non si interessi a sufficienza del loro stato di salute mentale e fisica.

Tra le categorie più insoddisfatte emergono operai e impiegati, rispettivamente il 68,4% e il 62,3%, mentre solo il 39,2% dei dirigenti condivide questa opinione. Questo dato evidenzia una disparità tra le diverse fasce di lavoratori in termini di percezione del benessere aziendale. Le cose sembrano migliorare per i lavoratori che rientrano in categorie più vulnerabili. Circa il 61,5% degli intervistati ritiene adeguata l’attenzione riservata ai dipendenti con figli, mentre il 71% valuta positivamente le misure di supporto per le donne in maternità, sebbene queste ultime siano generalmente meno soddisfatte rispetto agli uomini. Inoltre il 62,9% considera sufficienti le politiche rivolte a chi ha problemi di salute o necessità particolari.

L’attenzione al benessere psicofisico non come un costo

Per quanto riguarda la sicurezza sul luogo di lavoro, il 52% dei lavoratori esprime un livello di soddisfazione accettabile, segno che le condizioni basilari sono garantite nella maggior parte dei contesti aziendali. Tuttavia resta evidente la necessità di un maggiore impegno per affrontare tematiche più ampie legate al benessere psicofisico. Il welfare aziendale è importante per rispondere in modo mirato alle esigenze dei dipendenti. Interventi personalizzati, come programmi di formazione, iniziative per il bilanciamento tra vita lavorativa e privata e accesso a servizi di prevenzione, possono migliorare significativamente la qualità della vita lavorativa.

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Soluzioni mirate e inclusive possono contribuire a creare un ambiente lavorativo più equo e armonioso, superando le tradizionali divisioni gerarchiche. L’attenzione al benessere psicofisico non deve essere vista solo come un costo, ma come un investimento strategico per incrementare la motivazione e la produttività dei dipendenti. Le aziende hanno l’opportunità di dimostrarsi più sensibili e consapevoli, mettendo in atto politiche che valorizzino il capitale umano e costruiscano un futuro lavorativo più sostenibile.

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