Divorzia dalla moglie di nascosto, lei lo scopre solo dopo mesi

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Divorzia dalla moglie di nascosto, lei lo scopre solo dopo mesi

| 24/06/2025
Fonte: Pixabay

Paul Nixon ha orchestrato un finto divorzio usando firme false, lasciando la moglie all’oscuro fino a separazione avvenuta

  • Paul Nixon ha ottenuto un divorzio falsificando documenti e firme, tenendo la moglie completamente all’oscuro
  • La corte ha inizialmente convalidato il divorzio, che è stato poi annullato dopo la scoperta della truffa
  • Nixon è ora ricercato per falsificazione aggravata e spergiuro, reati che possono portare fino a 10 anni di carcere
  • Il caso ha evidenziato gravi lacune nel sistema giudiziario del Texas, portando a un’indagine interna
  • La comunità e gli esperti chiedono riforme immediate per garantire la sicurezza dei procedimenti legali

 

 

Una storia tanto assurda da sembrare inventata, eppure è tutto vero: Paul Nixon, 51 anni, residente nella Contea di Harris, in Texas, ha architettato un piano per divorziare dalla moglie senza nemmeno informarla. Sì, proprio così: ha falsificato documenti, creato firme e persino inventato numeri di telefono, riuscendo a ottenere un divorzio ufficiale… totalmente all’insaputa della consorte. Il risultato? Un’accusa pesantissima di falsificazione aggravata e spergiuro, e ora l’uomo è ufficialmente ricercato.

Documenti falsi, firme inventate e nessuna notifica: ecco come Paul Nixon ha ingannato la giustizia

Il 15 febbraio 2019, Paul Nixon ha presentato presso la corte distrettuale della Contea di Harris una documentazione di divorzio completamente inventata. Tra le carte, comparivano firme false: non solo quella della moglie, Edna Nixon, ma anche quella di un presunto notaio, altrettanto fittizia. Nixon ha dichiarato, mentendo, che Edna non poteva partecipare alle udienze per “motivi sconosciuti” e ha fornito un indirizzo falso e un numero di telefono inesistente per renderla irrintracciabile.

Il giudice, probabilmente fidandosi troppo della documentazione ricevuta, ha approvato il divorzio nel mese di aprile. Il matrimonio era così, almeno formalmente, terminato. Peccato che Edna non ne sapesse nulla.

La verità è venuta a galla solo qualche settimana dopo, a maggio, quando la donna ha scoperto delle spese sospette fatte dal marito: gioielli, attrezzature da DJ e altri acquisti poco compatibili con la vita coniugale. Durante un acceso confronto, Paul le ha rivelato che “erano già divorziati”. Scioccata, Edna si è rivolta immediatamente alle autorità.

Da quel momento è iniziata un’indagine che ha confermato la natura fraudolenta del divorzio. Le autorità hanno quindi annullato il decreto emesso dalla corte e hanno ripristinato legalmente il matrimonio tra i due. Ma non è finita qui.

Accuse penali e mandato d’arresto: Nixon rischia fino a 10 anni di prigione per falsificazione e spergiuro

Le accuse contro Paul Nixon sono gravissime. Gli investigatori hanno raccolto prove concrete della falsificazione dei documenti, della firma della moglie e delle dichiarazioni mendaci fornite alla corte. Oltre alla falsificazione aggravata, Nixon deve ora rispondere anche di spergiuro. Entrambi i reati, in Texas, prevedono pene fino a 10 anni di reclusione.

Nonostante l’evidenza, Paul Nixon si è proclamato innocente, dichiarando di voler “chiarire tutto” durante il processo. Tuttavia, la corte non ha ritenuto credibili le sue affermazioni e ha emesso un mandato d’arresto senza possibilità di cauzione. Secondo le autorità, Nixon avrebbe lasciato la moglie anche con pesanti debiti legati alla sua attività di DJ, contribuendo ad aggravare ulteriormente la sua posizione.

La comunità della Contea di Harris ha reagito con indignazione e sorpresa di fronte alla temerarietà di un uomo che ha tentato di raggirare non solo la propria moglie, ma anche l’intero sistema giudiziario.

Un caso che rivela gravi falle nel sistema legale texano e solleva dubbi sulla sicurezza dei processi di divorzio

L’episodio ha evidenziato un problema strutturale non da poco: la possibilità che un individuo riesca a ottenere un divorzio legale senza che l’altra parte ne sia a conoscenza. Come ha fatto la corte a non accorgersi delle discrepanze nei documenti? È bastato un numero di telefono inventato e una firma falsa per portare a termine la procedura?

Le autorità locali hanno ammesso la gravità dell’accaduto e avviato un’indagine interna per verificare eventuali responsabilità all’interno del tribunale. Intanto, esperti legali e attivisti per i diritti civili chiedono a gran voce una revisione dei protocolli per evitare che simili truffe possano ripetersi.

Il caso Nixon, infatti, potrebbe avere implicazioni molto più ampie, fungendo da campanello d’allarme per l’intero sistema legale texano. Alcuni suggeriscono l’adozione di tecnologie avanzate per la verifica delle firme e delle identità, mentre altri sottolineano la necessità di un controllo incrociato più rigoroso in fase di accettazione delle pratiche di divorzio.

Nel frattempo, il matrimonio tra Paul ed Edna è stato formalmente ripristinato… anche se, a giudicare dalle circostanze, sembra difficile immaginare un lieto fine.

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