Le donne sono più felici degli uomini? Risponde la scienza

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Le donne sono più felici degli uomini? Risponde la scienza

| 17/05/2024
Fonte: Pxhere

No, le donne non sono più felici degli uomini: è il nostro cervello ad ingannarci

  • Spesso tendiamo ad interpretare le espressioni emotive delle donne come più positive rispetto a quelle degli uomini
  • Gli studi hanno dimostrato che si tratta di un bias cognitivo
  • La causa di questa interpretazione stereotipata potrebbe risiedere nell’attività dell’amigdala
  • Questa piccola parte del cervello è responsabile della percezione del pericolo
  • Focalizzarsi sull’espressione della rabbia maschile potrebbe essere frutto di un processo evolutivo

 

Generalmente, tediamo ad attribuire l’emozione della gioia al genere femminile e quella della rabbia al genere maschile. Le donne, infatti, sono tendenzialmente percepite come più mansuete, miti e soddisfatte rispetto agli uomini, ritenuti più aggressivi e reattivi. È davvero così, oppure si tratta di una falsa percezione? In realtà, l’assunto secondo cui le donne sono più felici e gli uomini più arrabbiati è uno stereotipo. A confermarlo sono stati numerosi studi, tra cui quello condotto da un team di ricercatori dell’Università dell’Essex, in Gran Bretagna.

Gli studiosi hanno mostrato a un gruppo di volontari 121 volti di avatar e altrettante voci umane. Collocandosi su un continuum, l’espressione emotiva del volto e delle voci subiva un graduale passaggio dalla felicità alla rabbia. Il compito dei partecipanti all’esperimento era di associare l’emozione espressa attraverso il volto e la voce al genere maschile o femminile. Così facendo, gli scienziati hanno scoperto che, tipicamente, gli stati d’animo positivi sono associati alle donne, mentre quelli negativi agli uomini.

Un bias cognitivo frutto dell’evoluzione?

In particolare, le femmine sono state percepite come più felici e gioiose, mentre i maschi come più arrabbiati e minacciosi. A compiere questa interpretazione stereotipata, anche nota come bias cognitivo, è stata sia la percentuale femminile del campione che quella maschile. A differenza degli uomini, però, le donne hanno dimostrato di riuscire a cogliere sfumature emotive più sottili con maggior sensibilità.

Gli autori dello studio hanno così commentato l’esito della ricerca: “Questo studio dimostra quanto sia importante non affidarsi troppo alle prime impressioni, che possono facilmente essere sbagliate. La prossima volta che vi troverete ad attribuire felicità o tristezza a una donna, fate attenzione ai vostri pregiudizi e alle possibili interpretazioni errate“.

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Secondo i ricercatori,la causa di questa falla nella percezione potrebbe risiedere nell’attivazione automatica dell’amigdala, responsabile dell’individuazione delle minacce e della reazione al pericolo. Percepire gli uomini come arrabbiati anche se non provano questa emozione, per alcuni studiosi, potrebbe essere un meccanismo frutto dell’evoluzione. Riuscire a riconoscere la minacciosità dei maschi, infatti, sarebbe stato molto più rilevante in termini di difesa e di sopravvivenza rispetto alla pericolosità delle femmine, considerate più innocue.

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