Epiplafobia: si può davvero avere la fobia dei mobili?

Commenti Memorabili CM

Epiplafobia: si può davvero avere la fobia dei mobili?

| 04/02/2024
Fonte: Pxhere

La paura irrazionale dei mobili esiste: si chiama epiplafobia

  • Le fobie sono paure immotivate e irrazionali che causano uno stato di forte angoscia
  • Tra quelle più rare e particolari c’è l’epiplafobia
  • Le persone che ne sono affette sono terrorizzate dai mobili, soprattutto quelli particolarmente alti
  • Si tratta di una fobia che può interferire con le normali attività quotidiane, come la spesa al supermercato
  • Fortunatamente, è possibile superare l’epiplafobia

 

Per loro stessa definizione, le fobie sono del tutto illogiche e incomprensibili. Non c’è dubbio che tra quelle più bizzarre ci sia l’epiplafobia, ovvero la paura dei mobili. Si tratta di un timore totalmente irrazionale che assale le persone alla vista di determinati tipi di mobili, come quelli particolarmente alti o di antiquariato. Trattandosi di una fobia molto rara, le evidenze scientifiche a riguardo sono poche. Nella maggior parte dei casi, però, le persone epiplatofobiche riferiscono di non sopportare di trovarsi in luoghi con mobili alti, al punto da manifestare un forte disagio di natura fisica e psicologica.

Proprio per questo, psicologi e psichiatri collegano l’epiplafobia all’acrofobia, ovvero alla paura delle altezze, che generalmente comporta una sensazione di terrore quando si guarda verso l’alto. Per quanto bizzarra possa sembrare, si tratta di una fobia decisamente invalidante. Le persone che ne sono affette, infatti, spesso hanno difficoltà a compiere azioni abituali della vita quotidiana, come fare la spesa. Per loro, infatti, entrare in un supermercato pieno di scaffali altissimi sarebbe a dir poco insopportabile.

Si può “guarire” da una fobia?

Fortunatamente, è possibile affrancarsi da questa paura totalizzante e irrazionale. Infatti, il trattamento delle fobie è relativamente semplice, qualora non si presenti in concomitanza con altri disturbi psicologici. Generalmente, è consigliabile sottoporsi a un percorso di psicoterapia di orientamento cognitivo-comportamentale di breve durata.

Durante le sedute, il paziente viene esposto gradualmente agli stimoli che provocano la paura, fino a quando l’ansia e il terrore che generano non si esaurisce. Una volta raggiunto questo obiettivo intermedio, si procede verso uno stimolo leggermente più ansiogeno, fino a superare del tutto la fobia. Siete curiosi di scoprire qualche altra fobia che, in quanto a stranezza, faccia a gara con l’epiplafobia?

Leggi anche: Ti viene l’ansia quando squilla il cellulare? Potresti soffrire di telefonofobia

Impossibile non citare l’alliumfobia, ovvero la paura dell’aglio, legata all’immaginario horror e alle leggende sui vampiri. Per non parlare, poi, dell’arachibutirofobia, ovvero il terrore che, mangiando il burro d’arachidi, quest’ultimo rimanga attaccato al palato. Infine, una menzione d’onore spetta alla hexakosioihexekontahexafobia, ovvero alla paura del numero 666. Questa fobia, come si può facilmente intuire, è legata alle credenze religiose e al terrore del demonio.

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend