Cosa sappiamo finora

• Il rapporto tra attività intima e prestazione sportiva è un tema discusso e non scientificamente provata
• Alcuni atleti si danno all’astinenza prima delle competizioni, mentre altri praticano attività intima per ridurre l’ansia
• Gli studi suggeriscono che fare l’amore la notte prima di una competizione potrebbe non alterarne i risultati fisiologici, ma la durata e l’intensità devono essere moderate
• L’aspetto psicologico e il benessere derivante dall’attività intima potrebbero influenzare positivamente le prestazioni sportive
• La qualità del sonno e la routine atletica sono fattori più rilevanti per la prestazione sportiva rispetto all’attività intima

Il rapporto tra attività intima e prestazione sportiva è un tema su cui da sempre si dibatte, dato che molti fattori entrano in gioco. Nell’antica Grecia si pensava che l’astinenza preservasse il testosterone, mantenendo aggressività e forza muscolare. Tuttavia questo non è scientificamente provato. Allo stesso tempo, però, era anche noto che fare l’amore poteva ridurre l’ansia e la prestazione sportiva ne avrebbe beneficiato.

E così, in mezzo a tutta questa confusione, gli atleti hanno iniziato a fare come meglio credevano. Ad esempio Muhammad Ali praticava l’astinenza prima delle competizioni, mentre altri ci davano dentro sotto le lenzuola pre-gara. Gli studi scientifici sull’argomento suggeriscono che fare l’amore la notte prima di una competizione potrebbe non alterare i risultati fisiologici, ma la durata e l’intensità devono essere moderate.

Molto dipende anche dall’intervallo di tempo

Dal punto di vista fisiologico, l’attività intima la sera prima di una competizione sembra avere un impatto energetico trascurabile dato che si consumano poche calorie. Secondo Giorgio Galanti, ex professore di medicina dello sport, l’aspetto psicologico relativo al benessere e alle endorfine prodotte durante l’attività intima potrebbe essere cruciale. Alcuni atleti, infatti, sperimentano un aumento delle prestazioni facendo l’amore la notte prima di gare importanti. Un elemento molto è l’intervallo di tempo: un periodo inferiore a due ore prima della gara potrebbe avere effetti negativi.

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Inoltre la qualità del sonno e la sua durata sembrano influire più sulla prestazione sportiva rispetto all’attività intima. Infine l’aspetto psicologico è fondamentale, con endorfine e benessere che possono migliorare la performance. Insomma, non esiste una risposta universale, dato che i risultati possono variare a seconda del partner e delle preferenze individuali degli atleti. In attesa di studi più approfonditi, si può concludere che avere rapporti con un partner stabile, senza alterare la routine, non dovrebbe influenzare negativamente la prestazione. Al contrario, incontri sporadici in contesti insoliti potrebbero disturbare la routine atletica con possibili effetti negativi.

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• https://www.runtastic.com/blog/it/sesso-prima-dello-sport-rovina-o-migliora-le-prestazioni/
• https://my.sportler.com/it/sport-sesso/

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