Simulare i sintomi di una malattia è un sistema per raggiungere determinati obiettivi ed ottenere vantaggi
- L’idea di poter avere una malattia, anche la più leggera, crea disagio psicologico e ci si concentra quindi sul proprio benessere fisico
- Ci sono però casi in cui le persone fingono di stare male per raggiungere degli obiettivi o vantaggi
- Esistono diversi livelli di simulazione di una malattia
- Fingere di essere malati comporta dei costi significativi per la società
- Uno studio ha rivelato che una persona su tre finge di stare male
Mantenersi in salute è l’obiettivo principale di ogni persona per vivere bene. Essere malati è sempre fonte di preoccupazione e l’idea di una possibile malattia, anche la più leggera, è di solito tenuta lontana dalla mente.
I vantaggi di una finta malattia
Ci sono però casi in cui le persone fingono di stare male per raggiungere determinati obiettivi oppure ottenere dei vantaggi. Esistono diversi livelli di simulazione di una malattia, dall’esagerazione di lievi sintomi realmente esistenti all’invenzione totale di un malessere. Poiché la diagnosi iniziale di molti tipi di malattie si basa in genere in gran parte sulle autodichiarazioni del paziente, spesso è abbastanza facile fingere di essere malati, almeno per un certo periodo.
Ma perché ci sono persone che ricorrono alla scusa di stare male? Le motivazioni sono da ricondurre alle agevolazioni e ai vantaggi che si ottengono quando si è malati, come un congedo da scuola o da lavoro, ottenere una pensione anticipata, ottenere un maggiore risarcimento finanziario dopo un incidente, ottenere l’attenzione di partner o genitori, ottenere l’accesso a determinati farmaci come antidolorifici o oppioidi.
Lo studio
Poiché fingere una malattia può essere associato a costi significativi per la società, è importante condurre ricerche psicologiche su quante persone fingono di essere malate. Per determinare quanto sia realmente grande il problema, un team internazionale di ricercatori ha condotto un nuovo studio basato sui dati di un sondaggio condotto nei Paesi Bassi.
Gli scienziati hanno analizzato i dati di 975 adulti olandesi che avevano risposto a domande su una finta malattia in un’intervista online. I partecipanti hanno dichiarato di credere che circa una persona su tre (31,2%) finge di ammalarsi per raggiungere un obiettivo, mentre il 22,7% aveva in famiglia una persona che aveva simulato una malattia per ottenere qualcosa in passato. Il 24,9% conosceva qualcuno tra i propri amici che aveva simulato una malattia; e il 15,4% conosceva qualcuno nel proprio quartiere che lo aveva fatto. La percentuale più alta è stata segnalata per i colleghi di lavoro (38,9%). Circa il 14,3% dei partecipanti allo studio ha ammesso addirittura di aver finto una malattia in passato, con il 55% che ha simulato sintomi fisici, il 7,4% sintomi mentali e il 37,5% sintomi sia fisici che mentali.
Il 14,3% che afferma di aver finto una malattia in passato probabilmente sottostima il tasso reale di insorgenza, poiché alcune persone potrebbero non ammettere volentieri di aver fatto qualcosa di così moralmente discutibile.
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Nel complesso, fingere di ammalarsi per raggiungere gli obiettivi non è chiaramente così raro come credevano una volta gli esperti: circa un terzo delle persone lo fa. Poiché ciò indica un problema più ampio nella società, medici e psicoterapeuti dovrebbero tenere a mente questi risultati quando valutano i pazienti.
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- https://www.psychologytoday.com/us/blog/the-asymmetric-brain/202309/faking-illness-how-many-people-do-it
- https://healthnews.com/news/revealing-the-truth-1-in-3-fake-illness-for-goals/
- https://psycnet.apa.org/record/2023-53270-001
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