Il fondatore di OpenAI usa ChatGPT per gestire e intrattenere i suoi figli

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Il fondatore di OpenAI usa ChatGPT per gestire e intrattenere i suoi figli

| 18/07/2025
Fonte: Youtube

Sam Altman ha raccontato in un podcast il ricorso all’intelligenza artificiale per comprendere meglio il suo ruolo di genitore

  • Sam Altman ha raccontato di aver usato ChatGPT “costantemente” per gestire la cura del figlio nei primi mesi di vita
  • L’IA è stata impiegata non solo per rispondere a dubbi medici o comportamentali del bambino, ma anche per intrattenerlo tramite conversazioni vocali
  • Secondo Altman, ChatGPT si è aggiunto agli strumenti a disposizione dei genitori, simile ad un Google evoluto, offrendo risposte immediate su dubbi e quesiti
  • Gli esperti mettono in guardia sul fatto che l’IA sia soggetta ad errori che possono risultare pericolosi nel caso di risposte su questioni importanti come la cura di un bambino
  • Fare continuamente ricorso all’IA può portare a dipendenza tecnologica o scarsa capacità di giudizio autonomo

 

Sam Altman, CEO di OpenAI e da qualche mese padre di un bambino, ha condiviso nel primo episodio del podcast ufficiale di OpenAI un aneddoto personale che evidenzia come l’IA, e in particolare ChatGPT, sia entrata prepotentemente nella sua quotidianità. Descrivendosi come un genitore molto premuroso, ha raccontato di aver usato ChatGPT “costantemente” nelle prime settimane di vita del figlio per comprendere i motivi dei suoi pianti e ottenere consigli su sonno, alimentazione e sviluppo del bambino.

L’uso dell’IA, vantaggi e limiti

Secondo Altman, ChatGPT si è aggiunto agli strumenti a disposizione dei genitori, simile ad un Google evoluto, offrendo risposte immediate su dubbi e quesiti. In alcuni casi Altman lo ha usato perfino in conversazioni vocali IA per intrattenere il piccolo con la voce artificiale.

Il fondatore di OpenAI sostiene come ChatGPT sia di grande aiuto per crescere un bambino, ma gli esperti non lo vedono allo stesso modo. Innanzitutto, a causa delle ormai famose “allucinazioni” dell’IA, cioè i suoi errori abituali. I consigli che tende a dare dovrebbero quindi essere presi con cautela, soprattutto su questioni importanti. Gli esperti sostengono che errori nella risposta possono avere conseguenze quando si parla di salute infantile, e un abuso può portare a dipendenza tecnologica o scarsa capacità di giudizio autonomo.

Altman inoltre ammette di non voler che suo figlio sviluppi una relazione emotiva simile a un “migliore amico” con l’IA: recentemente ha affermato che serve maggiore protezione per i minorenni, distinguendoli dagli adulti nei livelli di interazione con sistemi AI.

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Secondo il CEO di OpenAI, i bambini nati oggi non saranno “più intelligenti dell’IA”, ma cresceranno “molto più capaci”, sfruttando strumenti che permetteranno loro di fare cose impensabili per le generazioni precedenti.

 

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