Un italiano su 4 ha una fonte di reddito secondaria

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Un italiano su 4 ha una fonte di reddito secondaria

| 02/04/2025
Fonte: Pexels

Le entrate extra rappresentano però meno del 10% del reddito complessivo

  • Il 25% degli italiani ha già una fonte di guadagno extra, mentre il 32% intende trovarne una nel 2025
  • L’aumento del costo della vita e la precarietà del lavoro spingono sempre più persone a cercare entrate aggiuntive
  • Investimenti, lavoro freelance, affitti e monetizzazione degli hobby sono tra le principali attività secondarie
  • Per il 56% degli intervistati, le entrate extra rappresentano meno del 10% del reddito complessivo
  • Oltre al denaro, molti cercano un secondo lavoro per avere maggiore sicurezza economica in un periodo di incertezza

 

Negli ultimi anni il bisogno di un’entrata extra è diventato una realtà per molti italiani. Secondo un’indagine condotta da YouGov per N26, il 25% della popolazione ha già una seconda fonte di reddito, mentre il 32% sta valutando di trovarne una nel 2025. La motivazione principale? La crescente difficoltà a coprire tutte le spese con il solo stipendio principale, a causa dell’aumento del costo della vita e della precarietà lavorativa.

Le opportunità per arrotondare il reddito sono molteplici. Il 12% degli italiani si affida agli investimenti, mentre un altro 7% svolge un secondo lavoro o attività freelance. Un’ulteriore fetta di intervistati (7%) dichiara di ottenere guadagni da fonti passive, come affitti o dividendi, e un 5% monetizza i propri hobby, trasformando passioni in piccole attività redditizie. Nonostante la crescente diffusione di queste strategie per aumentare le entrate, per la maggior parte delle persone si tratta ancora di somme modeste. Infatti per il 56% degli intervistati, il secondo reddito rappresenta meno del 10% delle entrate totali. Ciò significa che, pur essendo un aiuto utile, difficilmente permette di raggiungere un’indipendenza economica.

Una maggiore stabilità

Oltre al bisogno economico, il desiderio di avere un’entrata extra è spesso legato alla ricerca di maggiore stabilità. Il mondo del lavoro è sempre più incerto e molte persone cercano di diversificare le proprie fonti di reddito per sentirsi più sicure. Come sottolinea Andrea Isola, General Manager Italia e Europa Sud Est di N26, questo fenomeno è in crescita in tutta Europa, ma in Italia sta assumendo particolare rilevanza.

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Se fino a qualche anno fa avere un secondo lavoro era una scelta, oggi sta diventando una necessità per molti. Con sempre più persone pronte a sperimentare nuove strategie per guadagnare di più, è probabile che il “side hustle” diventi una parte integrante del mercato del lavoro futuro. Da chi vende oggetti fatti a mano sui social a chi offre servizi online, le possibilità non mancano. E chissà, per alcuni potrebbe persino trasformarsi in una carriera a tempo pieno.

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