Né cani né gatti, in Giappone sono gli insetti gli animali domestici preferiti dai bambini

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Né cani né gatti, in Giappone sono gli insetti gli animali domestici preferiti dai bambini

| 03/09/2025

Lucciole, grilli, farfalle, e altre specie comuni o rare, sono nella cultura nipponica anche creature da compagnia 

  • In Giappone gli insetti sono considerati animali domestici tanto quanto cani o gatti, e compaiono nella cultura già in epoche antiche
  • La diffusione degli insetti domestici è tale che ci sono appositi negozi dove è possibile acquistare cibo dedicato e specie rare, a prezzi anche elevati
  • L’interazione con gli insetti è incoraggiata nei bambini tramite libri, corsi ed esperienze pratiche, stimolando in loro la curiosità scientifica
  • Gli insetti contribuiscono concretamente alla comprensione di fenomeni naturali come le metamorfosi, il comportamento sociale e il riscaldamento globale
  • La passione per gli insetti è comune non solo nei bambini ma anche negli adulti e in alcune celebrità nipponiche

 

Non a tutti i bambini del mondo piace avere come animali domestici pucciosi gattini e teneri cagnolini. In Giappone la gran parte dei bambini ambisce ad avere invece prendersi cura degli insetti. Che siano acquistati in negozio (anche a prezzi sostenuti) o catturati in giardino con l’uso di retini, gli insetti sono molto ambiti come creature da compagnia.

Gli insetti nella cultura nipponica

Fin dall’epoca Heian, grazie al “Racconto di Genji”, romanzo scritto nell’XI secolo, gli insetti fanno parte della cultura giapponese, ritornando nei giorni nostri nelle moderne opere manga e anime come Mushishi, in cui figurano creature simili a insetti.

I bambini giapponesi apprezzano ad esempio la luce delle lucciole in giardino o il canto dei grilli custoditi in gabbiette. È ormai comune trovare cibo apposito per insetti venduto nei negozi, e alcune specie particolari possono costare fino a 130 dollari.  La passione per gli insetti non è solo dei bambini, ma è trasversale nella società. Ci sono celebrità giapponesi che amano parlare di passatempi come la raccolta degli insetti, quasi come una star occidentale potrebbe raccontare di uno yacht o di un campo da golf.

L’approccio verso gli insetti è fortemente educativo: libri per bambini, corsi e visite guidate incoraggiano l’interazione già dall’infanzia. A volte basta anche un semplice retino da acquistare in uno store per dare il via a una scoperta scientifica da iniziare nel giardino di casa o nel parco cittadino.

Conoscere gli insetti avvicina i bambini alla scienza

Secondo il professor Munetoshi Maruyama, dell’Università di Kyushu, gli insetti stimolano la curiosità e rappresentano «una porta d’ingresso alla scienza». Con oltre 1,2 milioni di specie conosciute, e molte altre ancora da scoprire (lui stesso ne ha identificate 250), gli insetti offrono un vasto territorio di esplorazione.

Osservare le metamorfosi degli insetti, come quelle da larva a farfalla, appassiona i bambini, mentre l’osservazione dei loro spostamenti può aiutare a comprendere fenomeni globali come il riscaldamento climatico. In più, insetti sociali come api e formiche affascinano per la loro comunicazione e la capacità di costruire strutture complesse come alveari e formicai sotterranei.

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Non va dimenticato il ruolo fondamentale che gli insetti svolgono negli ecosistemi: impollinano colture, forniscono cibo ad altri animali, e la loro scomparsa renderebbe insostenibile la vita umana.

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