In Giappone lo spoiler diventa reato: cinque anni per chi svela il finale

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In Giappone lo spoiler diventa reato: cinque anni per chi svela il finale

| 22/07/2025
Fonte: Pixabay

Spoiler in Giappone: ora è reato per davvero, non solo tra amici

  • Il Giappone ha introdotto una legge contro gli spoiler su anime, manga e film
  • Diffondere trame e dialoghi chiave può costare fino a cinque anni di carcere
  • Nel mirino i cosiddetti spoiler site e le piattaforme di linking
  • Anche gli youtuber sono a rischio, soprattutto per i video Let’s Play
  • La normativa punta a tutelare il copyright e l’industria culturale nipponica

 

In Giappone lo spoiler non è più un semplice fastidio tra amici, ma un potenziale crimine. La nuova normativa, sostenuta dalla CODA (Content Overseas Distribution Association), punta dritto al cuore della pirateria e dei contenuti non autorizzati, introducendo sanzioni penali per chi rivela dettagli salienti di anime, manga e film. E no, non basta dire “era solo una battuta” per cavarsela.

La legge prevede multe fino a 30.000 euro e addirittura pene detentive fino a cinque anni per chi diffonde dialoghi, trame, finali o approfondimenti ritenuti troppo dettagliati. L’epoca del “ti racconto solo l’inizio” è finita: anche quello può costarti caro, se la trama viene considerata coperta da copyright.

Legge giapponese contro spoiler e copyright

Nel mirino della CODA ci sono soprattutto gli “spoiler site”, cioè quei portali che fanno dello spoiler il proprio pane quotidiano. Ma la legge si estende anche ai siti di linking, che non ospitano direttamente contenuti protetti, ma li indicizzano o collegano altrove. In Giappone, anche il solo facilitare l’accesso al materiale spoilerante equivale a violare la legge.

Non solo siti però. Anche i creatori di contenuti rischiano. In particolare, gli youtuber sono sotto osservazione, soprattutto se fanno Let’s Play o video di gameplay che mostrano lo svolgimento dei videogiochi. Anche quando si tratta di semplici commenti o di condivisione dell’esperienza di gioco, la legge giapponese considera questi video come un possibile veicolo di spoiler non autorizzati.

Spoiler e videogiochi: un’accoppiata pericolosa

Il caso più emblematico risale al 2023, quando uno youtuber giapponese è stato arrestato per aver mostrato una partita al gioco Steins;Gate: My Darling’s Embrace. Il problema? Aveva monetizzato il video e, nel farlo, mostrato troppe sequenze narrative protette dal diritto d’autore. Il risultato è stato una condanna a due anni e una multa salata. Morale: in Giappone giocare online può costare più di una console nuova.

Il mondo dei Let’s Play, diffusissimo su scala globale, è visto in Giappone con molto meno entusiasmo. Per la legge nipponica, non si tratta di semplice intrattenimento, ma di diffusione potenzialmente illegale di contenuti protetti. Anche discutere di un episodio recente di un anime o commentare l’ultimo colpo di scena in un manga potrebbe rientrare nelle violazioni punibili.

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Anime e manga: una questione di milioni

Il contesto non è casuale: l’industria di anime e manga è un pilastro economico e culturale del Giappone. Solo nel 2024 ha generato un giro d’affari di oltre 29 miliardi di dollari. Proteggere questi contenuti significa quindi difendere una risorsa nazionale. E se questo comporta zittire anche lo zio che spoilera al pranzo di famiglia, pazienza. La nuova normativa giapponese cambia il panorama dei diritti d’autore, trasformando una “leggerezza” da bar in una questione penale. È un avviso per chi ama anticipare le trame: in Giappone, il silenzio vale oro. E la libertà di parola, almeno in fatto di finali, può aspettare.

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