Goshiwon, le case claustrofobiche da 5 metri quadrati in Corea del Sud

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Goshiwon, le case claustrofobiche da 5 metri quadrati in Corea del Sud

| 03/10/2023
Fonte: Youtube

Stanze con un lettino, una scrivania, una tv: migliaia di persone a Seoul vivono in piccoli locali dove anche i movimenti sono limitati

  • In Corea del Sud sono comuni i Goshiwon, monolocali dai 3 ai 6 metri quadrati dove vivono persone in condizione di povertà
  • I Goshiwon comparvero per la prima volta negli anni ’70 nei pressi delle università ed erano destinati agli studenti
  • Col tempo sono diventati alloggi alternativi a basso costo
  • Le stanze hanno un lettino, una tv, un mobile, mentre bagno e cucina sono in comune con gli altri inquilini
  • Le persone vivono in spazi ristretti sommersi di roba ammucchiata sul pavimento

 

Monolocali di 3 o 6 metri quadri affittati in palazzi dormitorio della Corea del Sud: sono i Goshiwon, abitazioni comparse per la prima volta negli anni ’70 nei pressi delle università di Seoul. L’idea era quella di fornire alloggi economici per gli studenti che si preparavano agli esami di stato.

Abitazioni a basso costo

I Goshiwon, una volta visti come un rifugio per lo studio intensivo, sono diventati nel corso degli anni alloggi alternativi per tutte quelle persone che semplicemente non possono permettersi di pagare per delle abitazioni convenzionali.

Le stanze sono solitamente dotate di un lettino, di una scrivania, di una tv e una sedia, mentre il bagno e la cucina sono in comune con gli altri inquilini. Si tratta di piccoli spazi claustrofobici dove le persone vivono con limitata possibilità di movimento e sommersi di cose personali ammucchiate sul pavimento.

Le stanze costano tra 200.000 e 300.000 won (165-250 euro) al mese e sono molto più economiche di altri monolocali. Inoltre, i Goshiwon non richiedono costosi depositi per l’affitto e altre spese di utenza, a differenza dei tradizionali sistemi di alloggi in affitto.

I Goshiwon in aumento

Secondo i dati del governo, il numero di Goshiwon è aumentato negli ultimi anni, con quasi l’80% situato a Seul e nella circostante provincia di Gyeonggi. Lo scorso anno il numero è arrivato a 5.940 a Seul e a 2.984 nella provincia di Gyeonggi.

Gli esperti sostengono che il governo dovrebbe elaborare una politica a lungo termine incentrata sulla fornitura di uno spazio abitativo adeguato ai lavoratori a basso reddito o ai disoccupati, in modo che possano essere garantiti standard di vita minimi.

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Alcuni proprietari spesso ristrutturano illegalmente le stanze aggiungendo più tramezzi per accogliere più inquilini, riducendo ulteriormente lo spazio abitabile per ogni persona.

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