Piccoli e semplici accorgimenti contribuiscono a tenere al sicuro il telefono dai furti di dati personali
- Gli smartphone ci accompagnano in quasi tutte le attività quotidiane e custodiscono la maggior parte dei dati sensibili che riguardano la sfera privata e lavorativa
- Molti segnali, come surriscaldamenti e la presenza di app sconosciute, possono indicare che lo smartphone è sotto controllo da parte di software spia
- Mantenere il sistema aggiornato e usare password robuste è essenziale per prevenire accessi non autorizzati
- Scaricare solo app ufficiali e limitare i permessi concessi sono misure consigliate dai centri di sicurezza
- Riavviare il dispositivo ogni settimana è utile per neutralizzare malware persistenti
Gli smartphone ci accompagnano in quasi tutte le attività quotidiane e custodiscono la maggior parte dei dati sensibili che riguardano la sfera privata e lavorativa. Dai contenuti del cellulare si può sapere e capire molto di una persona e, nella maggior parte dei casi, è possibile risalire ad informazioni personali che non si potrebbero avere altrimenti.
I segnali di un possibile attacco informatico
Per questo motivo gli smartphone possono essere presi di mira per carpire dati senza autorizzazione, da usare per gli scopi più disparati. La costante connessione a internet li rende particolarmente vulnerabili e soggetti ad attacchi informatici.
Diversi enti internazionali di sicurezza, tra cui la NSA americana e il National Cyber Security Centre finlandese, hanno condiviso raccomandazioni pratiche per salvaguardare i dispositivi mobili, spesso ispirate a tecniche adottate dagli stessi servizi segreti per proteggere le comunicazioni dei propri agenti. Innanzitutto, è possibile riconoscere da alcuni segnali se il nostro telefono è oggetto di un attacco informatico o presenta al suo interno qualche app che preleva dati a nostra insaputa.
Ad esempio, se il telefono si surriscalda senza motivo, se si spegne o si riavvia da solo, se la batteria dura molto meno del solito, se si sentono strani rumori durante le chiamate o se compaiono app che non sono state consapevolmente installate, allora è possibile che il dispositivo sia stato compromesso, potenzialmente attraverso spyware capaci di attivare microfono e fotocamera senza che l’utente se ne accorga.
Attenzione alle password, alle app e alla connessione wi-fi
Per contrastare queste minacce, il primo passo è mantenere sempre aggiornato sia il sistema operativo sia tutte le applicazioni installate, poiché questi aggiornamenti spesso correggono falle di sicurezza che possono essere sfruttate da criminali informatici o truffatori. È poi essenziale utilizzare credenziali d’accesso sicure, preferibilmente basate su sei o più cifre o su sistemi biometrici, evitando combinazioni banali come “123456” o date di nascita, facilmente prevedibili o intercettabili. Inoltre, gli esperti consigliano di scaricare app esclusivamente da store ufficiali e di rivedere regolarmente le autorizzazioni concesse: molte app chiedono l’accesso a fotocamera, microfono e posizione anche quando non ne hanno bisogno per il loro funzionamento. Accedendo consapevolmente ai permessi, è possibile limitare significativamente le possibilità di spionaggio.
Il riavvio settimanale del telefono
Il centro di cybersicurezza finlandese suggerisce anche di evitare il più possibile l’uso di reti Wi-Fi pubbliche, che possono facilmente essere intercettate da malintenzionati. In alternativa, l’utilizzo di una VPN può offrire un ulteriore livello di protezione cifrando il traffico dati. Uno dei consigli più inaspettati, ma efficaci, arriva invece dalla National Security Agency statunitense, che raccomanda di spegnere e riaccendere il dispositivo almeno una volta a settimana. Questo semplice gesto, apparentemente banale, è in realtà piuttosto efficace. Molti spyware, programmi di accesso remoto o connessioni nascoste devono rimanere attivi in background, ma tali processi vengono interrotti quando si spegne e si riaccende il telefono. E’ possibile che alcuni spyware si riattivino automaticamente, ma molti altri no, e così con il riavvio si blocca il loro funzionamento.
In più, si suggerisce di disattivare le connessioni wireless (Wi-Fi, Bluetooth e dati mobili) quando non necessarie, per evitare aperture potenziali verso accessi esterni.
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Anche piccole precauzioni possono fare la differenza, come evitare di cliccare su pop-up o link sospetti, non lasciare il telefono incustodito e adottare una custodia fisica che oscuri microfono e fotocamera. In definitiva, la sicurezza del proprio smartphone non dipende solo dalla tecnologia, ma soprattutto dall’adozione di abitudini consapevoli e dall’attenzione quotidiana alla protezione dei dati.

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- https://en.as.com/latest_news/the-us-secret-service-recommends-all-cell-phone-users-to-take-this-safety-measure-n/
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