“Il mio ragazzo ha preferito restare a casa a giocare invece di aiutarmi a comprare le cose per casa: sono io l’esagerata?”

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“Il mio ragazzo ha preferito restare a casa a giocare invece di aiutarmi a comprare le cose per casa: sono io l’esagerata?”

| 05/05/2025
Fonte: Pexels

Un thread su Reddit che ha fatto molto discutere: una utente racconta l’inizio della convivenza con un fidanzato che preferisce rimanere a casa a giocare

  • Una ragazza chiede al fidanzato di accompagnarla a comprare le cose per la nuova casa
  • Lui rifiuta, preferendo restare a casa a giocare
  • Lei torna arrabbiata, sentendosi ignorata e poco considerata
  • Lui minimizza, dicendo che “non è un grosso problema”
  • Il dibattito su Reddit esplode: il problema è lei che pretende troppo o lui che non capisce il valore della condivisione?

 

Siamo nel magico momento in cui si va a convivere. Scatoloni ovunque, sogni che si impastano di IKEA e tazze coordinate, la cucina che urla “decorami!”, e il bagno che aspetta il suo primo set di asciugamani degni di questo nome. Eppure, mentre lei si immaginava mano nella mano nei corridoi di Leroy Merlin, lui… no. Lui ha preferito restare a casa e giocare. Ai videogiochi.

Una delle ultime discussioni che ha infiammato Reddit è partita dal post di una ragazza che ha chiesto un parere: ha sbroccato per niente o aveva tutte le ragioni per sentirsi delusa?

“Volevo solo passare un pomeriggio insieme, anche per scegliere cose che servono a entrambi. Invece niente: ha detto che preferiva restare a casa a giocare”

Il tono è pacato, ma il fastidio è chiaro. L’utente racconta che avevano un pomeriggio libero, l’occasione perfetta per andare a comprare tutto quello che ancora manca nella loro nuova casa: utensili da cucina, accessori da bagno, piccola mobilia. Le basi della sopravvivenza, insomma.

Lei gli propone di andare insieme, perché sì: è più divertente farlo in due, e anche un modo per costruire ricordi nella nuova vita da conviventi. Lui, invece, liquida la questione con un “non mi va, resto a casa a giocare”.

Non serve un master in comunicazione di coppia per immaginare la scena al ritorno: lei torna con le buste, visibilmente irritata, e lui? Minimizza. Dice che non è niente di grave, che avrebbe aiutato un’altra volta.

“Lui dice che sto esagerando. Ma davvero è così assurdo aspettarsi un minimo di partecipazione in un momento importante per entrambi?”

La domanda che lancia al thread è semplice e bruciante come solo quelle vere sanno essere: “Sto esagerando io, o ho ragione a sentirmi ferita e ignorata?” Reddit, com’è prevedibile, si è spaccato. C’è chi l’ha difesa a spada tratta – “non è che gli hai chiesto di andare a raccogliere funghi all’alba, gli hai solo chiesto di accompagnarti a comprare cose per la casa!” – e chi invece ha detto: “Magari è solo stressato, o ha bisogno dei suoi spazi”.

Ma la verità, come spesso accade, sta nel mezzo. La convivenza è un banco di prova feroce: mette a nudo abitudini, priorità e soprattutto, l’idea che ognuno ha del “noi”. E se uno dei due inizia a vedere la casa come un luogo dove semplicemente si vive, mentre l’altro la immagina come un progetto da costruire insieme, la frattura non tarda ad arrivare.

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La cosa più interessante? Lei non gli stava rinfacciando chissà quale mancanza. Non ha detto “perché non fai nulla”, non lo ha accusato di essere un lavativo cronico. No. Le sarebbe bastato quel gesto semplice, ma simbolicamente potente: “vengo con te, anche se non ho voglia”. Perché certe cose non si fanno per voglia, si fanno per appartenenza.

Il consiglio

Se uno dei due inizia a dare per scontato l’altro, siamo già in zona rossa. Se è la prima convivenza, e tu ti ritrovi a comprare da sola il tappetino del bagno mentre lui è su Call of Duty, forse è il caso di farsi due domande. No, non sei pazza. E no, non è solo “una volta”. I segnali arrivano subito. Se ti senti già sola mentre scegli i piatti, forse sei sola davvero. E fidati: le piccole cose oggi sono le stesse che domani ti faranno chiedere perché non hai dato retta al tuo istinto.

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