Ti sei mai chiesto qual è il vero significato della parola Wi-Fi?

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Ti sei mai chiesto qual è il vero significato della parola Wi-Fi?

| 22/05/2024
Fonte: Pixabay

Il sistema di comunicazione fu presentato per la prima volta nel 1997 ed era identificato con il codice IEEE 802.11

  • La connessione Wi-Fi è una tecnologia ampiamente usata ogni giorno da ognuno di noi per lavoro o per motivi personali
  • Molti pensano che la parola sia una forma abbreviata di “Wireless Fidelity”, ma non è il suo significato di origine
  • Il sistema di comunicazione fu presentato nel 1997 con il nome IEEE 802.11
  • Per promuovere l’uso della tecnologia era necessario trovare un nome semplice che si ricordasse facilmente
  • Il termine “Wi-Fi” ricordava intuitivamente “Hi-Fi” (abbreviazione di “alta fedeltà”) già ampiamente diffuso nel mondo

 

Ognuno di noi ogni giorno, per diversi motivi, affida le proprie attività alla connessione Wi-Fi– Che sia per lavoro o per svago, per leggere mail e notizie o intrattenersi sui social, il collegamento internet è diventato ormai indispensabile. In qualsiasi posto in ci troviamo, andiamo alla ricerca di una connessione Wi-Fi free per poter essere connessi con il mondo digitale.

Il significato del termine

La parola “Wi-Fi” è onnipresente nei cartelli di locali pubblici e privati e ormai siamo così tanto abituati a leggerla ovunque o a sentirla pronunciare che nemmeno ci facciamo più caso. Ma cosa significa esattamente il termine? Molti pensano che si tratti della forma abbreviata “Wireless Fidelity”, ma la realtà è un’altra.

Secondo Phil Belanger, membro fondatore della Wi-Fi Alliance, la parola non ha un significato preciso. Il sistema di comunicazione fu reso pubblico per la prima volta nel 1997 ed era identificato con una serie di lettere e numeri: IEEE 802.11. Nel 1999, i leader tecnologici globali si unirono per promuovere l’adozione di un unico standard mondiale per le reti wireless ad alta velocità. Tuttavia, prima di poter spingere la nuova tecnologia, era necessario trovarle un nome consono.

«Il nome doveva essere qualcosa di universale e da ricordare facilmente, da poter trovare a casa, in ufficio, in un bar o sui mezzi pubblici e qualcosa che aiutasse i consumatori a comprendere intuitivamente il concetto» ha affermato Belanger. Per trovare il nome giusto fu incaricata l’azienda Interbrand. «Fu proposto il termine Wi-Fi perché intuitivamente ricordava il concetto di “Hi-Fi” (abbreviazione di “alta fedeltà”) già ampiamente diffuso nel mondo».

Un compromesso nella strategia di marketing

«L’unico motivo per cui si sente parlare di “Wireless Fidelity” è che alcuni dei miei colleghi del gruppo avevano paura. Non capivano il branding o il marketing. Non potevano immaginare di usare il nome “Wi-Fi” senza avere una sorta di spiegazione letterale», ha spiegato Belanger.

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«Così abbiamo raggiunto un compromesso e abbiamo accettato di includere lo slogan “The Standard for Wireless Fidelity” insieme al nome. Si è trattato di un goffo tentativo di inventare due parole che corrispondessero a Wi-Fi». Lo slogan è stato successivamente abbandonato dalla Wi-Fi Alliance dopo che la tecnologia si è ampiamente diffusa.

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