Fonte: Commenti Memorabili
Addio alle app di incontri e alle cene imbarazzanti: oggi l’anima gemella si crea in pochi secondi, e lo fa l’intelligenza artificiale. Il nuovo trend che impazza su TikTok e Instagram consiste nel generare il proprio partner perfetto partendo da una semplice foto e qualche dettaglio immaginato. Il risultato? Una coppia da sogno, almeno nella foto.
Il procedimento è semplice: si carica la propria immagine, si inserisce un prompt ben costruito e si lascia fare a ChatGPT, che ormai integra anche la generazione visiva. Alcuni utenti scelgono uno stile animato, magari ispirato a un film dello Studio Ghibli, altri optano per il fotorealismo più spinto. In entrambi i casi, il partner che appare accanto nella foto sembra uscito da una sceneggiatura romantica scritta al computer.
Scorrendo i social è impossibile non imbattersi in post che mostrano teneri abbracci con fidanzati creati al pixel. In alcuni casi sembrano veri, in altri volutamente surreali. Ma la tendenza colpisce per la sua capacità di intercettare desideri, insicurezze e sogni romantici. Non serve più cercare la metà perfetta, basta descriverla nei dettagli e affidarsi alla creatività dell’intelligenza artificiale.
Certo, per molti è solo un gioco: un modo per raccontare qualcosa di sé in chiave ironica o artistica. Ma non mancano i risvolti problematici. Per ottenere queste immagini è necessario fornire foto personali, che vengono elaborate da algoritmi potenti ma non sempre trasparenti nel trattamento dei dati.
Dietro il trend apparentemente innocente si nascondono interrogativi importanti. In primo piano c’è la questione della privacy: caricare una propria immagine e descrivere dettagli personali può sembrare banale, ma apre la porta a usi non sempre controllabili. Le piattaforme IA raccolgono queste informazioni per generare i contenuti, ma resta il dubbio su dove finiscano davvero quei dati.
Un altro nodo è il copyright. Molti utenti chiedono che il partner venga rappresentato in uno stile preciso, ispirandosi a opere di artisti o studi ben noti. Ma utilizzare un’estetica protetta senza autorizzazione rischia di creare problemi legali. E se la foto diventa virale, il rischio aumenta.
Il fenomeno solleva anche una questione culturale: siamo pronti a vivere emozioni progettate dall’intelligenza artificiale? Se creare un fidanzato ideale diventa più facile che trovarne uno vero, il rischio è quello di preferire la fantasia alla realtà. Un partner immaginato non discute, non delude, non arriva in ritardo. Ma è anche, per definizione, finto.
L’amore artificiale diventa allora specchio dei desideri più profondi e delle frustrazioni più comuni. Alcuni lo usano per ironizzare, altri per compensare. In ogni caso, il confine tra gioco creativo e fuga dalla realtà è sottile, e il rischio di restare incastrati in un rapporto a senso unico – con un algoritmo – è tutt’altro che remoto.
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In un’epoca in cui tutto si costruisce e si condivide in tempo reale, anche l’amore diventa un contenuto da postare. Il partner generato da ChatGPT rappresenta l’ennesima evoluzione digitale dei nostri bisogni affettivi. È affascinante, divertente, ma anche inquietante. Se da un lato l’intelligenza artificiale apre nuove strade all’immaginazione, dall’altro ci ricorda che nessun prompt potrà mai sostituire il caos imprevedibile delle relazioni umane. Almeno per ora.
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