Un dolore inaspettato genera maggior sofferenza: così ci difende il cervello
- Provare dolore è sicuramente spiacevole, ma essenziale per la nostra sopravvivenza
- La sofferenza, infatti, ci permette di riconoscere situazioni di pericolo, così da allontanarcene
- C’è una particolare strategia di difesa messa a punto dal cervello
- Quando uno stimolo dannoso è inaspettato, avvertiamo maggior dolore
- Ecco perché succede e come i risultati dello studio ci aiuteranno a gestire meglio le comuni procedure mediche
Uno studio dell’università danese di Aarhus ha messo in luce un’interessante aspetto relativo alla percezione del dolore: più siamo impreparati, più la sofferenza aumenta. Pensiamo a questo scenario: stiamo cucinando e, accidentalmente, tocchiamo una pentola bollente. Naturalmente, la conseguenza va da sé: avvertiremo un forte dolore, che ci spingerà a ritrarre immediatamente la mano. Se il contatto con la superficie rovente, però, avvenisse mentre siamo bendati, la sofferenza sarebbe addittura maggiore, poiché inaspettata.
A questo proposito, la dottoressa Francesca Fardo, che ha preso parte allo studio, ha spiegato: “La nostra ricerca dimostra che anche quando non ci succede niente di pericoloso, non sapere cosa aspettarsi aumenta il livello del dolore percepito“. Per evidenziare questo curioso meccanismo di difesa del cervello, il team di scienziati ha condotto un peculiare esperimento: ecco di cosa si tratta.
Conosci l’illusione della griglia termica?
A un gruppo di volontari è stato chiesto di predire se avrebbero percepito una sensazione di freddo o di caldo sul braccio. In alcuni casi, tuttavia, i partecipanti sono stati esposti ai due stimoli contrastanti nello stesso tempo. Proprio l’impossibilità di anticipare in maniera corretta la temperatura alla quale sarebbero stati sottoposti ha provocato una sensazione di dolore bruciante. Questa espressione si riferisce a un fenomeno noto come “illusione della griglia termica”: anche quando la temperatura non risulta effettivamente dannosa per la pelle, l’organismo lo percepisce come tale e, dunque, avverte dolore.
È proprio la funzione prottetiva del dolore a causare questa reazione. Gli studiosi, infatti, hanno spiegato che “quando il cervello non sa cosa aspettarsi si mostra cauto, e intensifica il dolore oltre il necessario“. Questa interessante scoperta si rivela promettente nella messa a punto di migliori strategie per la gestione del dolore.
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Infatti, informare il paziente rispetto alle procedure mediche alle quali sarà sottoposto è il primo e più semplice passo da attuare per aiutarlo a sentirsi più sicuro. Sapere cosa aspettarsi, di conseguenza, lo aiuterà a gestire con maggior serenità terapie e interventi, senza il bisogno di questa strategia di difesa spontanea, che non farebbe altro che acutizzare dolore e malessere.

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- https://www.focus.it/comportamento/psicologia/l-inconsapevolezza-amplifica-il-dolore
- https://www.science.org/doi/10.1126/sciadv.adq0261
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40073134/