La nostra follower chiude con una riflessione amara ma carica di ironia, invitando tutti a non candidarsi mai come rappresentanti di classe, nemmeno per scherzo. E lancia anche un gioco provocatorio: in quale dei “personaggi” della chat ci si riconosce? Un modo per sdrammatizzare e condividere, con un sorriso, il peso di una responsabilità che spesso si trasforma in una vera e propria sfida quotidiana.
