Ingoia una lisca di pesce e se la ritrova nel collo: il caso incredibile

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Ingoia una lisca di pesce e se la ritrova nel collo: il caso incredibile

| 16/08/2025
Fonte: Pexels

Lisca di pesce in gola: quando il problema “spuntava” da solo

  • Una donna thailandese ingoia accidentalmente una lisca di pesce
  • L’oggetto rimane incastrato e inizia a causare dolore persistente
  • I primi due controlli ospedalieri non rilevano nulla di anomalo
  • Dopo due settimane la lisca spunta visibilmente dal collo
  • I medici rimuovono un osso lungo 2 cm, mai visto un caso simile

 

Una cena a base di zuppa di pesce è finita nel modo più improbabile per una donna thailandese, protagonista di una storia che sembra uscita da una sceneggiatura, ma che invece è stata documentata con tanto di foto sui social. Tutto inizia con un pasto apparentemente innocuo: qualche cucchiaio, un leggero fastidio, e poi il sospetto – scomodo ma frequente – di aver ingoiato una lisca.

La protagonista, Sang Lan, ha tentato tutte le soluzioni più classiche del repertorio casalingo: pane, riso, acqua a litri. Il dolore sembrava attenuarsi, ma non del tutto. Una visita al pronto soccorso non ha portato a nulla: nessuna traccia dell’intruso, secondo l’X-ray. E così, tra un analgesico e un po’ di pazienza, la vita è andata avanti.

Lisca di pesce nel collo: il mistero si fa visibile

Passano due settimane. Sang Lan nota un gonfiore sospetto al collo e, pensando a un problema tiroideo, torna in ospedale. Nuova radiografia, nuovo nulla di fatto. Viene rimandata a casa con qualche farmaco e un cerotto antidolorifico. Ed è proprio qui che arriva il colpo di scena: mentre cerca di applicare il cerotto, sente sotto la pelle qualcosa di duro. Una pressione minima e… la lisca spunta letteralmente fuori.

A quel punto non servono altri test diagnostici. Si torna in ospedale per la terza volta, e stavolta i medici riescono finalmente a rimuovere il corpo estraneo: una lisca lunga due centimetri che aveva viaggiato dalla gola al collo, forando lentamente i tessuti. Un caso definito “senza precedenti” anche dal personale sanitario, nonostante l’esperienza.

Lisca di pesce incastrata: quando il corpo fa da GPS

Il corpo umano è una macchina affascinante, ma anche un po’ vendicativa: se qualcosa non deve esserci, cerca in ogni modo di espellerla. La lisca, non rilevata dai primi due esami, ha trovato da sola la via d’uscita più diretta, anche se poco ortodossa. La morale? Forse non quella di dire addio al pesce, ma almeno quella di affrontarlo con un occhio in più alla sicurezza.

Dopo il rientro a casa, Sang Lan ha dichiarato di voler stare lontana dal pesce “per un bel po’ di tempo”, se non per sempre. E c’è da capirla: passare dalla cena all’estrazione chirurgica non è proprio un salto che si dimentica facilmente. Le immagini condivise dal marito sui social sono servite da monito a chi crede ancora che il pericolo sia solo nei piatti esotici.

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Attenzione alla lisca di pesce: il rischio non è solo in bocca

Questo caso, pur raro, riaccende l’attenzione su un pericolo sottovalutato. Le lische di pesce sono tra gli oggetti più comuni a finire nella gola, ma quasi mai lasciano traccia visibile. Qui siamo andati oltre: dalla gola al collo in due settimane, con tanto di rimozione chirurgica. La prossima volta che qualcuno dice “mastica bene”, forse conviene davvero ascoltarlo. Alla fine, la vicenda si chiude senza gravi conseguenze, ma con una grande lezione: sottovalutare una lisca può sembrare banale, finché non te la ritrovi sotto pelle. E, a giudicare dalle foto, non è proprio l’effetto collaterale più elegante di un piatto di pesce.

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