Internet sulla Luna: in arrivo i primi test per la rete 4G

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Internet sulla Luna: in arrivo i primi test per la rete 4G

| 16/04/2025
Fonte: Pexels

Nokia Bell Labs: avviato il progetto che potrebbe rivoluzionare le esplorazioni spaziali

  • Il centro di ricerca e sviluppo Nokia Bell Labs ha dato avvio alla missione IM-2 di Intuitive Machines
  • Il suo obiettivo è a dir poco avanguardistico: portare la rete 4G sulla Luna
  • Per farlo, gli scienziati hanno messo a punto l’innovativo Lunar Surface Communication System
  • Si tratta di un sistema di comunicazione tecnologico che consentirebbe una comunicazione rapidissima nel corso di missioni umane e robotiche
  • Ecco come funziona nel dettaglio

 

Di recente, il centro di ricerca e sviluppo Nokia Bell Labs ha dato avvio a un progetto a dir poco incredibile. La missione, ribattezzata IM-2 di Intuitive Machines, si propone l’ambizioso obiettivo di portare una rete internet perfettamente funzionante nientepopodimeno che sulla Luna. Se tutto andasse per il verso giusto, si verificherebbe una svolta a dir poco epocale: in futuro, infatti, nel corso delle loro esplorazioni spaziali astronauti e rover avrebbero a disposizione la stessa tecnologia 4G che oggi impieghiamo abitualmente sulla Terra.

Questo affascinante progetto rientra nel più ampio piano elaborato dalla NASA, che con il programma Artemis prevede di riportare gli astronauti sul satellite del nostro pianeta entro il 2028, al fine di crearvi una base permanente. L’ambizioso obiettivo necessita di un sistema di comunicazione più tecnologico di quello attualmente in uso,  caratterizzato da trasmissioni limitate e bassa capacità di dati. Per gestire persone, dati e dispositivi sulla superficie lunare, quindi, Nokia ha sviluppato l’innovativo Lunar Surface Communication System (LSCS). Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta e come funziona.

LSCS: struttura, alimentazione e potenzialità

La rete internet messa a punto dai ricercatori dei Nokia Bell Labs è costituita da una stazione base e un’antenna, entrambe progettate per resistere alle condizioni estreme dello spazio, come le radiazioni, le vibrazioni e il freddo glaciale.

Il Lunar Surface Communication System sarà alimentato dai pannelli solari dell’innovativo lander e consentirà una rapidissima comunicazione tra i diversi dispositivi nel corso delle missioni umane e robotiche sulla Luna.

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Dopo essere atterrato nella regione di Mons Mouton, situata a circa 160 km dal Polo Sud lunare, il lander esplorerà l’area, trasmettendo sulla Terra video in alta definizione, comunicazioni di comando e dati telemetrici. Se il test avesse successo, verrebbero gettate le basi per una nuova era dell’eplorazione spaziale, permettendo di estendere la connettività sulla Luna, su Marte e persino oltre.

 

 

 

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