Perché in inverno abbiamo più fame? Risponde la scienza

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Perché in inverno abbiamo più fame? Risponde la scienza

| 17/01/2024
Fonte: Pixabay

Arriva il freddo e la fame fatica a placarsi

  • Con l’arrivo delle basse temperature la fame aumenta
  • Si tratta di un meccanismo che riguarda interamente la nostra specie
  • Le ragioni alla base di questo fenomeno sono molteplici
  • Da un lato, l’attività fisica si riduce
  • Dall’altro, l’umore grigio ci spinge a cercare cibi che ci rendano più allegri e soddisfatti

 

Con l’arrivo del freddo i morsi della fame diventano implacabili e riuscire a saziarvi è un’impresa impossibile? La colpa non è vostra, ma dell’evoluzione della specie umana. A questo riguardo, la University of Massachusetts Medical School ha condotto un esperimento a cui hanno partecipato 593 volontari con un’età compresa tra i 20 e i 70 anni. La ricerca ha esaminato la variazione di peso, l’assunzione di cibo e la frequenza dell’attività fisica nel corso di un anno.

Al termine dello studio, i ricercatori hanno concluso che il mese con il massimo apporto calorico è novembre. A dicembre, invece, l’attività fisica va incontro a un vero e proprio declino. La combinazione di questi due fattori, prevedibilmente, ci porta a un aumento di peso che, stando ai dati, ha il suo picco a febbraio. A confermare che la stagione invernale predispone all’aumento di peso è stato anche Enzo Spisni, docente di fisiologia della nutrizione all’Università di Bologna. Il professore, infatti, ha spiegato che “una variazione di 1 kg, anche di 1,5 kg in più alla fine dell’inverno è fisiologica“.

Perché in inverno ingrassiamo?

Appurato che il freddo ci porta ad ingrassare, non ci resta che capire quali solo le cause alla base di questo fenomeno. Si tratta, in realtà, di una combinazione di fattori. In primo luogo, basse temperature e intemperie ci rendono prevedibilmente più sedentari. In questo processo, però, entra in gioco anche la necessità di mantenere costante la temperatura corporea.

Infatti, come osservato da Spisni, “La fame aumenta se il nostro cervello “rileva” un aumento del consumo di energia, cosa che accade se ci si espone al freddo e si fa attività fisica“. Attenzione, però, affinché questa non diventi una giustificazione. Infatti, se si sta in un ambiente climaticamente confortevole, come le nostre case o gli uffici, non c’è alcuna necessità di mangiare di più per aiutare il meccanismo di termoregolazione.

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Infatti, anche se non essendo esposti al freddo non dovremmo avere bisogno di mangiare di più, ci sono delle ragioni psicologiche che potrebbero portarci a ricercare comfort food come cioccolato caldo, dolci e cibo spazzatura. A chiarire questo punto è la neuroscienziata Rachel Herz, che ha spiegato “La quantità di comfort food che mangiamo è legata a quanto conforto ci serve. In inverno ci sono meno ore di luce, stiamo più in casa, facciamo meno esercizio fisico e possiamo essere più isolati socialmente: tutto questo può avere un impatto negativo sull’umore e rendere più probabile il ricorso a comfort food e cibi dolci per migliorarlo“.

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