Colloquio di lavoro con Jeff Bezos: “Mi ha posto solo due domande prima di assumermi”

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Colloquio di lavoro con Jeff Bezos: “Mi ha posto solo due domande prima di assumermi”

| 07/01/2024
Fonte: Twitter

Due sole domande per lavorare in Amazon

  • Una ex dipendente di Amazon ha rivelato quali sono state le domande che le ha posto Jeff Bezos quando l’ha assunta
  • Il colloquio è stato sbrigativo, con appena due domande
  • In primis le ha chiesto di stimare il numero di lastre di vetro della città di Seattle
  • I due si sono messi a ragionare insieme per trovare la risposta
  • Poi le ha domandato quali erano i suoi obiettivi di carriera

 

Jeff Bezos è uno degli uomini di maggior successo al mondo. Sono tante le persone che per questo ambiscono a lavorare con lui, ma a quanto pare un colloquio con il “signor Amazon” sembra essere molto sbrigativo. Una volta, infatti, Bezos ha intervistato una potenziale dipendente di Amazon ponendole solo due domande, per poi assumerla seduta stante. Ann Hiatt ha fatto un colloquio per un ruolo in Amazon nel 2002, quindi si può solo immaginare quanto si sia sentita terrorizzata quando si è trovata di fronte al CEO Bezos.

Sebbene abbia dovuto superare una serie di colloqui minori per arrivare a questo punto, una volta che è stato il turno di Bezos di sondarla, le cose sono andate velocemente. Hiatt, che si era candidata per diventare assistente junior, ha rivelato com’è andata dopo aver lasciato Amazon. Ha raccontato che Bezos ha iniziato ponendole un rompicapo: “Faccio io i conti. Voglio che tu stimi il numero di lastre di vetro della città di Seattle”. Questo ha costretto Hiatt a pensare seriamente per trovare qualcosa che assomigliasse a una risposta.

La seconda domanda era ben più semplice

La donna ha replicato che il modo migliore per stabilire un numero sarebbe stato quello di prendere in considerazione la popolazione della città e poi creare una cifra a seconda che avessero una casa, un mezzo di trasporto, un ufficio e una scuola. Ha spiegato: “Ho quindi suggerito di basare la stima su una media di questi elementi”. Poi ha lavorato con Bezos e la coppia “si è addentrata in ogni possibile scenario, gruppo, anomalia e modi per tenere conto di queste eccezioni”. La futura assistente ha affermato che è stato emozionante vedere uno degli uomini più ricchi del mondo che ha elaborato la cifra stessa.

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La seconda domanda che le ha posto è stata molto più semplice e probabilmente è stata fatta a tutti prima o poi. Si trattava di: “Quali sono i tuoi obiettivi di carriera?”. Hiatt ha spiegato che voleva lavorare in Amazon perché, secondo lei, l’azienda era composta da persone ambiziose e appassionate da cui voleva imparare ed emulare. Questo è bastato a suggellare l’accordo, dato che Bezos l’ha assunta all’istante. Ripensando al processo di colloquio, ha concluso: “Stava misurando il mio potenziale ponendomi domande per capire se avevo la grinta, il coraggio e la motivazione per correre al suo ritmo ed essere abbastanza coraggiosa da saltare con lui e salire di livello”.

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