La Signora C. ha manifestato il suo disagio in merito ai suoni, affermando che ha dovuto proteggere i suoi figli dai rumori che provenivano dalla casa di Sabrina. Quest’ultima si difende sottolineando che ognuno ha il diritto di vivere la propria vita intima come desidera, purché non disturbando gli altri con rumori eccessivi, come martellate in piena notte o musica ad alto volume. Non ritiene di aver infranto alcuna regola o legge con il suo comportamento.
