L’idea che i peli dell’animale possano diventare oggetto di filatura e trasformazione tessile lo mette profondamente a disagio, tanto da sentirsi trascinato in quella che definisce ironicamente un’“uragano peloso”.
Con tono fortemente critico, il nostro follower descrive quindi la convivenza con una persona che, a suo dire, si lascia travolgere da ispirazioni creative sempre più eccentriche. L’episodio del “cappello di peli di cane” rappresenta, secondo lui, solo l’ultima di una lunga serie di trovate che lo mettono in difficoltà e lo spingono a chiedersi quale sarà la prossima idea bizzarra con cui dovrà confrontarsi.






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