Lavorare a maglia ha benefici per il cervello: lo dice la Scienza

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Lavorare a maglia ha benefici per il cervello: lo dice la Scienza

| 18/12/2023
Fonte: Pexels

Aiuta a ridurre l’ansia e migliora concentrazione e benessere emotivo

  • Uno studio condotto dall’Ente Filantropico Gomitolorosa ha evidenziato i benefici del lavoro a maglia e all’uncinetto sulla salute mentale e il benessere emotivo delle persone
  • Secondo la ricerca lavorare a maglia riduce l’ansia, migliora la concentrazione e supporta il benessere emotivo
  • Lo studio è stato condotto su pazienti oncologici e ha rilevato quattro principali benefici derivanti dal lavoro a maglia
  • Il coinvolgimento attivo nel lavoro a maglia permette ai pazienti di comprendere meglio la propria salute, le malattie e le opzioni di trattamento, migliorando la qualità della cura
  • Lavorare a maglia distrae dalle preoccupazioni, riduce il dolore, agevola la socializzazione e migliora l’autostima, portando a un aumento dell’empowerment del paziente

 

Uno studio scientifico ha evidenziato i benefici del lavoro a maglia e all’uncinetto sulla salute mentale e sul benessere delle persone. Secondo la ricerca condotta dall’Ente Filantropico Gomitolorosa presso la Fondazione Ircss Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, offre diversi vantaggi per il cervello, tra cui la riduzione dell’ansia, il miglioramento della concentrazione e il supporto al benessere emotivo. Lo studio ha coinvolto pazienti oncologici e ha rilevato quattro principali benefici derivanti dal lavoro a maglia.

In primis fornisce consapevolezza: partecipare a sessioni di lavoro a maglia permette di comprendere più a fondo la propria salute, la malattia e le opzioni di trattamento. Inoltre i pazienti attivamente coinvolti nelle decisioni riguardanti la propria salute sono più propensi a seguire le indicazioni mediche e a impegnarsi proattivamente nei percorsi di cura. In questo modo possono collaborare in modo più efficace con i professionisti sanitari, migliorando la qualità della cura. A ciò si aggiunge il fatto che il coinvolgimento attivo aiuta a ridurre l’ansia e la paura associate alla malattia e ciò porta a migliorare il loro benessere emotivo complessivo.

Come si è svolto lo studio e i risultati

La ricerca ha coinvolto 40 volontari esperti di knitting di entrambi i sessi di età compresa tra i 27 ed i 63 anni e ha utilizzato la Magneto-Encefalo-Grafia (MEG), uno strumento di diagnostica che scherma i segnali magnetici esterni, incluso il campo magnetico terrestre. Si puntava a registrare l’attività magnetica ed elettrica della corteccia cerebrale prima e dopo una sessione di lavoro a maglia di venti minuti. Nonostante lo studio mirasse a supportare i pazienti nella loro battaglia contro la malattia i benefici sono validi anche per i soggetti sani.

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La “lanaterapia” ha infatti dimostrato un miglioramento dell’attenzione, dell’allerta e dell’orientamento, indirizzando l’attenzione verso stimoli più rilevanti. Lavorare a maglia distrae dalle preoccupazioni, aiuta a percepire meno il dolore, agevola i processi di socializzazione e migliora l’autostima dato che implica la possibilità di avere e di raggiungere un obiettivo e il suo raggiungimento. Un incremento noto come “patient empowerment” che è fondamentale per chi sta vivendo un percorso di cura.

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