“Mi chiamo Daniela, ho trentacinque anni e di lavoro faccio il jolly in un’agenzia di comunicazione e marketing specializzata in social media. Mi occupo di diverse mansioni, ma in teoria dovrei essere una manager. Detta così potrebbe sembrare tutto molto figo e molto bello, ma in realtà il mio capo, Massimo, mi sta dando molti problemi perché, come ogni capo che non è assolutamente capace di fare bene un lavoro, si è inventato di essere “leader”, ha visto qualche video di Montemagno e ora si crede il nuovo Elon Musk. Vi lascio immaginare cosa sia una riunione con questo soggetto di cui mando gli screen… Ogni volta inizia col dire che dovremmo avere l’efficienza tedesca (credo sia stato solo in vacanza a Berlino e Monaco qualche volta, ma per qualche motivo, pur non parlando la loro lingua, si sente molto affine con i lavoratori teutonici e disprezza il “modello italiano”) e che ad agosto non dovremmo chiudere tutto per andare in vacanza… e siccome a lui non piace l’estate pretende che tutti lavoriamo senza sosta. È un incompetente, non sa usare il gestionale che si affanna a riempire di documenti inutili rendendo più difficili anche i lavori più semplici…. Ma non è una cattiva persona, è solo molto immaturo, comprensibile anche perché è anche più giovane di me. Sapete cosa mi lascia tranquilla anche se mando questa chat sulla vostra pagina? Il fatto che Massimo, “leader delle comunicazioni social”, si vanta di non avere Facebook o Instagram… Proprio vero che l’abito non fa il monaco, e la targhetta “leader” non ti rende più intelligente!”
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