Chi ha inventato il gesto delle corna nel rock e che significato ha?

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Chi ha inventato il gesto delle corna nel rock e che significato ha?

| 30/09/2023
Fonte: Facebook

Da James Ronnie Dio dei Black Sabbath a Gene Simmons dei Kiss, da John Lennon ai Coven, l’esibizione delle corna nei concerti e sulle copertine degli album

  • Il gesto delle corna affonda nella mitologia greca e si è diffuso in tutto il mondo con vari significati
  • James Ronnie Dio dei Black Sabbath faceva le corna per distinguersi dal suo predecessore Ozzy Osborne
  • Al gesto fu attribuito significato satanico, ma Dio spiegò che si era ispirato a sua nonna italiana che lo usava come gesto scaramantico
  • Nella lingua dei segni americana le corna con il pollice alzato rappresentano la frase “I Love You”
  • John Lennon faceva le corna nella copertina di Yellow Submarine, così come i Coven nel booklet di Witchcraft Destroys Minds & Reaps Souls

 

Il gesto delle corna ha vari significati e può comunicare un messaggio positivo o negativo a seconda dei contesti in cui viene usato.

Le origini

Le sue origini affondano nella mitologia greca, al Minotauro, essere mostruoso con il corpo di uomo e la testa di toro. Fu concepito da Parsifae, regina di Creta, che si unì con il Toro di Creta e, successivamente, il popolo ricordava al re Minosse il tradimento della moglie facendogli il gesto delle corna. La simbologia si è poi diffusa nel mondo, assumendo diversi significati a seconda delle circostanze. Può essere un gesto che indica infedeltà, oppure se rivolto verso il basso, scaccia la malasorte, o ancora, può essere anche un messaggio d’amore.

Nell’ambiente rock le corna durante i concerti sono un gesto comune dei cantanti e del pubblico. Il primo a introdurle nel mondo metal, facendole diventare un segno distintivo del genere musicale, fu James Ronnie Dio, pseudonimo di Ronald James Padovana, frontman dei Rainbow e della omonima band dei Dio. Negli anni ’80 Ronnie faceva parte della leggendaria band heavy metal dei Black Sabbath.

James Ronnie Dio e la nonna italiana

Durante i concerti l’ex frontman della band, Ozzy Osbourne, salutava il pubblico con il gesto della pace (indice e medio alzati a formare una V). Dio, che lo aveva sostituito nei Black Sabbath, non voleva imitarlo e cercò un suo simbolo che lo contraddistinguesse. Cominciò a fare il gesto delle corna e la critica ci vide un messaggio satanico. Nulla di tutto ciò, come poi spiegò lo stesso musicista in un’intervista: si era semplicemente ispirato a sua nonna calabrese.

«E’ una cosa italiana che ho imparato da mia nonna. È un gesto che le ho sempre visto fare in casa». Fare le corna allontanava il malocchio e proteggeva dalla malasorte, per cui il cantante lo considerava un simbolo familiare e di scaramanzia da condividere con il pubblico. Tuttavia non ne rivendicò mai l’esclusività, poiché lo considerava un gesto già ampiamente diffuso. Di certo però contribuì a diffonderlo e a renderlo elemento distintivo degli ambienti metal.

Le corna nella lingua dei segni

Il gesto delle corna ha poi due differenti versioni: con il pugno chiuso e due dita alzate, oppure con tre dita in alto se si ispira alla lingua dei segni americana. Pollice, indice e mignolo aperti formano le tre lettere I, L, Y che rappresentano la frase “I Love You”, messaggio di amore universale utilizzato dal pubblico per esprimere il proprio affetto alle band sul palco.

Le corna si sono diffuse non solo nei concerti rock, ma sono comparse anche in diverse copertine di album. Nel 1966 John Lennon si fece ritrarre con mignolo e indice alzati nella copertina di Yellow Submarine, nel 1969 le corna svettano nel booklet di Witchcraft Destroys Minds & Reaps Souls dei Coven.

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Il gesto è stato anche al centro di una disputa legale, con Gene Simmons dei Kiss che voleva vederselo riconosciuto come propria esclusiva in quanto, a suo dire, introdotto nei live del 1974. Fece domanda all’ufficio brevetti statunitense suscitando clamore e polemiche, tanto che alla fine rinunciò al suo progetto e ritirò la richiesta.

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