Il “likeing” è il (pericoloso) fenomeno social del momento: di cosa si tratta?

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Il “likeing” è il (pericoloso) fenomeno social del momento: di cosa si tratta?

| 24/09/2023
Fonte: Pexels

Per alcuni può diventare una vera e propria ossessione

  • Il “likeing” è il fenomeno social del momento
  • Consiste nello spiare i profili social dell’ex partner che mette “mi piace” ai post sui social media
  • Può diventare ossessivo dopo una separazione e portare a deduzioni errate basate sul numero di mi piace e commenti
  • Può compromettere la salute mentale, causando ansia, depressione e patologie ossessive
  • Per superare il “likeing”, è consigliabile adottare il “no-contact” e disconnettersi dai social media per almeno 15 giorni

 

Sta spopolando sui social il “likeing”. Ma di cosa si tratta? Con questo termine ci si riferisce allo spiare i profili delle persone che mettono “mi piace” ai post dell’ex partner su Facebook e Instagram. Questo comportamento può diventare ossessivo dopo una separazione e può portare a deduzioni errate basate sul numero di mi piace e commenti. Tuttavia è importante capire perché si fa “likeing” e come superarlo. Le persone tendono a fare “likeing” principalmente a causa del dolore causato dalla fine di una relazione. Se il partner era visto come un elemento centrale nella propria vita, la sofferenza può diventare insopportabile.

Alcuni individui possono passare ore al giorno a spiare i profili social dell’ex, compromettendo persino la propria salute mentale. Questo comportamento può portare ad ansia, depressione e altre patologie ossessive. Per superare il “likeing”, il consiglio principale è adottare il “no-contact”, ovvero evitare qualsiasi forma di contatto con l’ex partner, inclusi messaggi su WhatsApp e altri social media. È importante anche disconnettersi completamente dai propri account social per almeno 15 giorni o rimuovere le app dai dispositivi. Se si ha difficoltà a stare lontani dai social, si può ripartire da zero e osservare altri 15 giorni di astinenza. Inoltre è utile creare un indirizzo email “immaginario” per condividere i propri pensieri.

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Dedicarsi alla propria vita: così si ricomincia

Questo approccio funziona nel 70-75% dei casi, ma richiede molta autodisciplina. Durante la pausa dai social, è importante dedicarsi alla propria vita e alla propria ricostruzione. Una volta superato il dolore acuto, si può tornare a utilizzare i social media in modo più equilibrato e positivo. In ogni caso, se la sofferenza persiste per un lungo periodo, è importante chiedere aiuto a un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, per affrontare il dolore e le emozioni legate alla fine della relazione.

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