Lilli, la bambola tedesca per adulti da cui è nata Barbie

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Lilli, la bambola tedesca per adulti da cui è nata Barbie

| 02/08/2023
Fonte: Twitter

La bambola più desiderata dalle bambine di tutto il mondo è nata su ispirazione di un’antenata tedesca destinata ad un pubblico adulto

  • Ruth Handler, cofondatrice di Mattel, negli anni ’50 guardando sua figlia Barbara giocare con bambole di carta aveva pensato ad una bambola per adolescenti
  • Voleva realizzare una bambola con le sembianze di una donna ma il suo progetto fu bocciato
  • Anni dopo in Svizzera vide sul mercato tedesco Bild Lilli, una bambola dalle forme procaci destinata ad un pubblico adulto
  • Handler riprese la sua precedente idea e creò una bambola simile a Lilli ma riducendo le forme esagerate e alleggerendo il pesante trucco
  • Barbie divenne ben presto un successo planetario

 

Barbie è arrivata sul mercato americano per la prima volta nel 1959, diventando in poco tempo una bambola desiderata da tutte le bambine del mondo. Aveva il corpo e le forme di una donna, il trucco e i capelli acconciati secondo le mode del tempo, ed era pensata per entrare a far parte dei giochi delle adolescenti. Il suo aspetto così diverso dai bambolotti fino ad allora esistenti fu il segreto del successo che la rese famosa in tutto i mondo.

L’idea di una bambola per le adolescenti

Ma com’è nata l’idea di produrre un giocattolo per certi versi rivoluzionario secondo gli standard dell’epoca? Barbie non è nata dal nulla, ma ha tratto ispirazione da un’altra bambola già esistente sul mercato tedesco: Bild Lilli, un personaggio femminile audace e dalle forme procaci destinato ad un pubblico adulto.

La storia di Barbie inizia con Ruth Handler, una donna d’affari americana che aveva co-fondato l’azienda di giocattoli Mattel con suo marito Elliott. Mentre Ruth guardava la figlia Barbara giocare con le bambole di carta, si chiese perché non ci fosse sul mercato una bambola più adulta per le adolescenti che avevano superato l’età dei bambolotti neonati e le favole della buonanotte. Pensò quindi ad una bambola di plastica dall’aspetto di donna da vestire come quelle di carta. L’idea di Handler illustrata al marito e al team aziendale fu bocciata, poiché secondo loro nessuno avrebbe comprato ai propri figli un giocattolo simile.

Da Bild Lilli a Barbie

Qualche tempo dopo Handler e la famiglia fecero un viaggio in Svizzera e si imbatterono in Bild-Lilli, una bambola ispirata ad un personaggio dei fumetti del tabloid tedesco Bild. Lilli era un sex symbol ideato da Reinhard Beuthein. Disegnata con un corpo estremamente formoso, era ritratta in abiti succinti per attirare l’attenzione degli uomini di cui si circondava.

Lilli

Fonte: Facebook

Nel 1955 sul mercato tedesco arrivò la bambola ispirata al personaggio, venduta nelle tabaccherie e nei negozi per adulti. Handler fu colpita da Lilli perché rifletteva la sua idea di giocattolo che aveva precedentemente immaginato. Decise quindi di riprendere in mano il suo progetto partendo da questa bambola per adulti per arrivare alla rappresentazione di una comune ragazza americana. Il team della Mattel ridimensionò le forme esagerate di Lilli ed alleggerì il trucco vistoso.

Lilli

Fonte: Facebook

Barbie debuttò nel 1959 e fu pubblicizzata come modella ma esteticamente era ancora molto simile nelle forme e nelle dimensioni alla sua cugina tedesca. Fu un successo immediato ma l’ideatore di Lilli, Rolf Hausser, fece causa alla Mattel per aver copiato la sua creazione. Il procedimento giudiziario non ebbe successo e Hausser vendette i diritti d’autore e i brevetti di Lilli a Mattel nel 1964 per una piccola somma.

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Ad oggi però Mattel minimizza il collegamento tra Lilli e Barbie: «Ruth si è ispirata guardando sua figlia giocare con le bambole di carta. La figura di Bild Lilli dimostrò semplicemente che era possibile produrre una bambola di quelle misure e dimensioni» ha affermato a “History” un portavoce dell’azienda. Ad oggi vengono vendute nel mondo 100 Barbie al minuto, mentre la sua sexy e audace antenata è diventata solo un lontano ricordo del passato.

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