L’illusione della matita di gomma: ecco svelato il trucco

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L’illusione della matita di gomma: ecco svelato il trucco

| 01/10/2023
Fonte: Pinterest

Ecco spiegata l’illusione della matita di gomma: non c’è trucco, non c’è inganno, se non nell’occhio di chi guarda

  • Prendi una matita, tenendola con due dita all’estremità finale
  • Poi scuotila, facendola muovere rapidamente su e giù
  • Ti sembrerà che sia diventata di gomma morbida
  • La vedrai infatti ondeggiare
  • La scienza spiega perché i nostri occhi hanno tale percezione

 

Da bambino forse anche tu avrai finto di essere un mago come David Copperfield sfruttando con i tuoi amici l’illusione della matita di gomma. Non la conosci? È semplicissima, funziona così. Prendi una matita e tienila con due dita all’estremità finale. Poi falla oscillare rapidamente, su e giù. I tuoi occhi la vedranno diventare morbida, come fosse di gomma. La vedrai descrivere delle onde, anche se è rigida.

Magia? No: la spiegazione dell’illusione ha a che vedere con la connessione tra cervello e occhi. Jim Pomerantz, psicologo presso la Rice University del Texas, ha dato una dettagliata illustrazione del processo in uno studio pubblicato nel 2016 sulla rivista PLOS ONE. Si parte dal presupposto che l’occhio umano è in grado di processare tra le 50 e 100 immagini al secondo, inviando gli input al cervello.

L’illusione della matita di gomma e l’occhio umano

Molti animali sanno fare di meglio. Ad esempio, alcune specie di uccelli vedono 145 immagini al secondo. Quando muoviamo qualcosa rapidamente davanti ai nostri occhi, ad esempio la mano, non cogliamo dunque ogni singolo movimento ma solo l’insieme, un’immagine sfocata. Ecco allora che, muovendo rapidamente una matita, non vediamo la linea retta che descrive che va su e giù ma un’immagine confusa che è un po’ il “riassunto” dell’oscillazione.

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C’è anche dell’altro, dietro l’illusione della matita di gomma. Un secondo studio del 2007 pubblicato sulla rivista “Journal of Vision” dice che la nostra visione dipende anche del contesto. Se la matita che oscilla viene inscritta in un riquadro, noi la percepiamo come rigida e non molle. Per dirla con Lore Thaler, psicologo presso l’Università di Durham, “il cervello umano fa solo il meglio che può”. 

 

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