L’odore del corpo rivela il tuo stato di salute

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L’odore del corpo rivela il tuo stato di salute

| 27/02/2024
Fonte: Pexels

Le sostanze chimiche gassose presenti nel respiro o prodotte dalla pelle possono segnalare la presenza di malattie nell’organismo

  • Nel respiro umano sono presenti centinaia di sostanze chimiche gassose chiamate composti organici volatili (COV)
  • Molti COV sono percepibili dal naso umano, altri invece sono riscontrabili solo attraverso strumentazioni apposite
  • I ricercatori ritengono che in futuro alcune malattie verranno diagnosticate semplicemente respirando in un dispositivo
  • I COV sono presenti non solo nel respiro, ma vengono emessi anche anche dalle feci, dalle urine e dalla pelle
  • I cambiamenti nei COV del corpo possono rilevare la presenza di malattie intestinali, cutanee, respiratorie e neurologiche

 

Fin dall’epoca degli antichi greci era noto il fatto che quando una persona è malata ha un odore diverso. Se oggi per conoscere lo stato di salute di una persona ci si affida ad esami clinici, i medici greci usavano invece l’olfatto per diagnosticare le malattie. A seconda dell’odore emanato dal corpo veniva riscontrata una diversa patologia.

I composti organici volatili

Da allora la scienza ha dimostrato che gli antichi greci avevano ragione. L’insufficienza epatica, il diabete e molte altre malattie, comprese le malattie infettive, danno al respiro un odore caratteristico. Nel 1971, il chimico premio Nobel Linus Pauling contò 250 diverse sostanze chimiche gassose nel respiro, chiamate composti organici volatili o COV. Dalla scoperta di Pauling, altri scienziati hanno scoperto centinaia di COV nel nostro respiro. Molti hanno odori distintivi, altri invece non sono percepibili dal nostro naso. Gli scienziati ritengono che se un COV ha un odore che il nostro naso può rilevare, si possono ottenere informazioni sullo stato di salute di una persona.

L’insorgenza della malattia di Parkinson in un uomo scozzese fu identificata da sua moglie, l’infermiera in pensione Joy Milner. La donna si era accorta che l’odore del marito era cambiato e questo era avvenuto anni prima che la malattia fosse ufficialmente diagnosticata nell’uomo nel 2005. La scoperta ha portato successivamente a programmi di ricerca che hanno coinvolto Joy Milner per identificare l’esatto odore della malattia.

Gli odori e le malattie

I cani possono fiutare più malattie degli esseri umani grazie al loro olfatto più sofisticato. Le moderne tecnologiche, come la spettrometria di massa, rilevano cambiamenti ancora più sottili nei profili dei COV che vengono collegati a malattie intestinali, cutanee e respiratorie, nonché a malattie neurologiche come il Parkinson. I ricercatori ritengono che in futuro alcune malattie verranno diagnosticate semplicemente respirando in un dispositivo.

Il respiro non è l’unica fonte di COV nel corpo. Vengono emessi anche dalla pelle, dalle urine e dalle feci. I COV della pelle sono il risultato di milioni di ghiandole cutanee che rimuovono i rifiuti metabolici dal corpo, nonché i rifiuti generati da batteri e altri microbi che vivono sulla nostra epidermide. La sudorazione produce sostanze nutritive extra che i batteri possono metabolizzare, il che può provocare COV particolarmente odorosi. Gli scienziati ritengono che i COV della pelle possano offrire spunti su come i batteri del microbioma e il corpo umano lavorano insieme per mantenere la nostra salute e proteggerci dalle malattie.

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Gli studi sui composti organici volatili sono ancora in una fase iniziale ma è già stato dimostrato che si può distinguere un maschio da una femmina dall’acidità dei Cov sulla pelle. La differenza non è percettibile dal naso umano e viene utilizzata una spettrometria di massa. Anche l’età di una persona può essere determinata, con un margine di errore di pochi anni, dal profilo COV della pelle.

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