La maionese? Nata per caso: un errore diventato un trionfo globale

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La maionese? Nata per caso: un errore diventato un trionfo globale

| 15/06/2025
Fonte: Pexels

La salsa maionese e quel banchetto che cambiò la cucina

  • La maionese è nata per caso durante l’assedio di Mahón nel 1756
  • Due cuochi hanno creato la salsa con ingredienti freddi per un banchetto
  • Francia e Spagna si sono contese a lungo la paternità della ricetta
  • Un manoscritto ha confermato l’origine minorchina della mahonnaise
  • La salsa si è poi diffusa in tutto il mondo diventando un must internazionale

 

Che cosa poteva mai unire la guerra dei Sette anni, una nobile francese e un paio di cuochi in crisi? La risposta è sorprendente: la maionese. Sì, proprio quella crema gialla che ha invaso panini, insalate di riso e tramezzini ha visto la luce nel 1756, durante l’assedio di Mahón, sull’isola di Minorca.

Nel bel mezzo di un conflitto tra francesi e inglesi, il maresciallo Richelieu aveva conquistato il porto dell’isola. Per festeggiare, la marchesa de Pompadour avrebbe ordinato un banchetto sontuoso. Ma gli chef, con i fornelli spenti per evitare d’essere scoperti dal nemico, si sarebbero trovati a improvvisare una salsa fredda. Olio, tuorlo e sale: era nata la mahonnaise.

Maionese: origine minorchina e il manoscritto riscoperto

Per anni, Francia e Spagna si sarebbero passate il merito di questa invenzione. I francesi avrebbero difeso la tesi del cuoco di Richelieu, mentre gli spagnoli avrebbero indicato l’origine locale dell’isola. A risolvere il mistero ci ha pensato uno studioso gastronomico di Minorca, Pep Pelfort, che avrebbe scovato un manoscritto autentico della metà del Settecento.

Il documento, custodito dalla famiglia Caules de Mahón e poi finito nelle mani del giornalista Casanovas, conterrebbe proprio il termine “mahonnaise” in un menù servito al maresciallo. Così, dopo secoli di litigi culinari, l’isola di Minorca avrebbe potuto prendersi la sua rivincita gastronomica.

La maionese originale? Solo due ingredienti e un mortaio

A quel tempo, niente frullatori né maionese in tubetto. La ricetta tradizionale minorchina prevedeva solo tuorlo d’uovo e olio extravergine di oliva, rigorosamente montati a mano in un mortaio. Con il tempo, si sarebbero aggiunti aromi come aglio o peperoncino, trasformando la salsa in una vera opera d’arte.

Chiunque abbia provato a rifarla a casa, però, sa quanto sia facile farla “impazzire”. Basta un errore e ci si ritrova con un composto separato che grida vendetta. Ma quando tutto fila liscio, la soddisfazione è garantita.

Aioli bo e le mille trasformazioni della maionese nel mondo

Prima ancora della mahonnaise, si parlava di aioli bo, salsa a base di aglio e olio ben nota nelle cucine catalane. Quel composto rustico, arricchito in seguito con uova e limone, avrebbe tracciato la strada per la moderna maionese.

Poi è arrivato il successo globale. In Russia è l’ingrediente segreto di ogni insalata invernale, negli Stati Uniti ha colonizzato sandwich e hamburger, mentre in Giappone è esplosa la passione per la versione dolce e vellutata, la Kewpie.

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Maionese fatta in casa: tra esperimenti e disastri culinari

In Italia, la maionese avrebbe generato sentimenti contrastanti: amore incondizionato o totale diffidenza. Ma che la si compri al supermercato o la si prepari in cucina, resta una salsa amatissima. E se proprio si vuole esagerare, esistono anche versioni vegane o gourmet al tartufo. A vederla, sembrerebbe semplice. Ma ogni cucchiaino di maionese nasconde secoli di storia, conflitti geopolitici, guerre di orgoglio nazionale e qualche cucchiaino d’aglio di troppo. Altro che “solo una salsa”: questa ha davvero fatto la storia.

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