Nel suo messaggio, il nostro follower si mostra ironico e provocatorio, chiedendosi quanto possa durare una maternità: “due secoli, cinque anni, due lustri?”. Con questa espressione esasperata vuole evidenziare il senso di smarrimento che sta provando, in quanto paziente che teme di perdere un punto di riferimento importante.
Filippo chiarisce di non voler sollevare una polemica sterile, ma esprime il timore che la maternità, così come viene strutturata, possa interrompere in modo significativo il lavoro di un professionista. Si domanda se ci sia un equilibrio possibile tra il diritto alla genitorialità e la responsabilità verso i propri pazienti.
Ha allegato una chat per mostrare la conversazione e ricevere un parere in merito, consapevole del fatto che potrebbe anche aver frainteso qualcosa. Chiude il suo messaggio dicendo che, nel caso abbia interpretato male la situazione, è pronto a riconoscerlo e a scusarsi.