Una megastruttura architettonica dell’Età della Pietra giace in fondo al mare [+FOTO]

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Una megastruttura architettonica dell’Età della Pietra giace in fondo al mare [+FOTO]

| 05/03/2024
Fonte: Pexels

La costruzione risale a 11.000 anni fa ed è composta da oltre 1600 pietre collegate tra loro in un percorso di 971 metri

  • Sul fondale del mar Baltico gli archeologi hanno scoperto una megastruttura dell’età della Pietra
  • La costruzione, chiamata Blinkerwall, potrebbe essere un muro utilizzato dagli antichi cacciatori-raccoglitori per la caccia o per recintare renne e bisonti
  • Le indagini sul fondale sono state effettuate con navi e droni sottomarini
  • L’enorme numero di pietre disposte in maniera organizzata indica che la formazione non è di origine naturale
  • Il sito si trovava sulla terraferma ma poi, con l’innalzamento del livello del mare al termine della glaciazione, è stato sommerso dalle acque

 

Nascosta nelle profondità del Mar Baltico, gli archeologi hanno individuato una meraviglia architettonica dell’Età della Pietra. Si ritiene che questa megastruttura, che si trova a 21 metri sotto la superficie del mare nella baia tedesca del Meclemburgo, abbia più di 10.000 anni. È lunga quasi un chilometro ed è costituita da grandi pietre posizionate con cura.

Un sito usato per la caccia

I ricercatori ipotizzano che si tratti della più grande struttura in Europa dell’Età della Pietra e che sia stata costruita circa 11.000 anni fa. Il gruppo di ricerca tedesco, guidato dal geofisico Jacob Geersen dell’Università di Kiel, ipotizza che la costruzione, chiamata Blinkerwall, facesse parte di un muro utilizzato dagli antichi cacciatori-raccoglitori per la caccia o per recintare renne e bisonti.

Per ispezionare l’area sono state impiegate navi e droni sottomarini. L’enorme numero di pietre disposte in maniera organizzata indica che la formazione non è di origine naturale. I movimenti tettonici, l’erosione, i cambiamenti climatici e la fine della glaciazione hanno contribuito alla graduale modifica del paesaggio terrestre nel corso del tempo. L’innalzamento del livello del mare ha portato alla scomparsa di numerosi insediamenti e strutture costiere come il Blinkerwall. I progressi tecnologici hanno ora permesso di riscoprirne l’esistenza.

Le costruzioni simili in altre parti del mondo

L’esame del sito indica 1.670 pietre disposte su un tratto di 971 metri, con ciascuna pietra inferiore a un metro di altezza e 2 metri di larghezza. I ricercatori ipotizzano che la struttura sia stata costruita collegando grandi pietre che erano troppo pesanti da spostare con pietre più piccole che potevano essere spostate.

Marcel Bradtmöller, archeologo dell’Università di Rostock, ritiene che la struttura sia stata probabilmente realizzata da popolazioni appartenenti alla cosiddetta cultura Kongemose, dal nome di un sito in Danimarca dove sono stati ritrovati manufatti come strumenti di pietra. La cultura Kongemose era una cultura mesolitica di cacciatori-raccoglitori nella Scandinavia meridionale, vissuta tra il 6000 a.C.–5200 a.C.

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Muretti simili, conosciuti anche come aquiloni del deserto, sono stati scoperti sotto i Grandi Laghi del Nord America, così come in numerose località dell’Africa e del Medio Oriente. Alcuni sono lunghi fino a 5 chilometri ed è ormai ampiamente accettato che venissero utilizzati per la caccia.

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