Millennials vs Gen Z, è “guerra” sui social: “Siete fissati con Harry Potter”

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Millennials vs Gen Z, è “guerra” sui social: “Siete fissati con Harry Potter”

| 16/12/2023
Fonte: Twitter

Due generazioni a confronto

  • Millennials e Gen Z sono in conflitto sui social media, con i Millennials che attaccano i più giovani per la loro mancanza di personalità e l’ossessione per la generazione precedente
  • La Gen Z replica affermando che i Millennials non riescono a scattare selfie o utilizzare emoticon e sono fissati con Harry Potter e il caffè
  • Una pagina di giovani ragazzi prende in giro i Millennials con video di sfottò, imitando le loro frasi più comuni e ridicolizzando i loro interessi
  • Gli studenti che hanno creato la pagina affermano che la loro generazione condivide meno sui social media e vive di più, con un maggiore focus sulla salute mentale e la sostenibilità
  • Hanno sottolineato che i Millennials sono troppo duri con se stessi riguardo all’invecchiamento

 

Millennials e Gen Z sembrano essere due generazioni sempre più in conflitto, anche se attraverso filmati ironici sui social media. Qui i Millennials attaccano i più giovani sostenendo che abbiano poca personalità e che sono ossessionati dalla generazione precedente. Dal canto suo, la Gen Z replica asserendo che i Millennials non siano in grado di scattare i selfie, né utilizzare le emoticon. E non solo: avrebbero due chiodi fissi di cui proprio non riescono a fare a meno: Harry Potter e il caffè. In particolare c’è una pagina, Chile, in cui dei giovani ragazzi prendono in giro i Millennials.

Tra i tanti filmati di sfottò abbiamo frasi come ad esempio: “Gli skinny jeans sono il male, la riga laterale è stata cancellata e bere il caffè non è un tratto della personalità”. In altri video i Millennials vengono imitati, proponendo le frasi più usate: “Non fare il babbano, sei solo un Serpeverde. Io sono Grifondoro”, “Casi umani ne abbiamo?? Disagio”, “No vabbè ciaone”, “Ma ho anche dei difetti”, “Per me un caffè amaro come la mia vita”.

Alcuni Millennials non l’hanno presa bene

Intervistati, i sei studenti che hanno creato la pagina hanno fatto sapere: “A differenza nostra i Millennials mostrano sui social tutto della loro vita privata, dal caffè alla mattina al concerto alla sera, usando quindi un approccio alla tecnologia fermo al 2016. All’epoca c’era più ostentazione, mentre oggi condividiamo meno e viviamo di più, forse perché la pandemia stessa ci ha insegnato sin da piccoli che tutto può sfuggire da un momento all’altro. Il discorso si fa più serio quando si parla di lavoro, della nuova percezione che c’è dell’attività lavorativa, del famigerato ‘posto fisso’. L’impressione è che le cose siano cambiate con una maggiore attenzione a tematiche come la salute mentale, ma anche la sostenibilità. Insomma: va bene la produttività ma ci sono altri fattori da tenere in considerazione: avere del tempo libero, essere sereni, curare l’ambiente circostante, valorizzare le attività green”.

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Ma come hanno reagito i Millennials? Se da una parte c’è chi si è fatto una sonora risata, altri non l’hanno presa così bene: “Ci hanno offeso sul personale, prendendo di mira persino il nostro aspetto fisico, ma noi volevamo solo far ridere. In questo i Millennials dimostrano di non avere abbastanza consapevolezza della propria responsabilità nell’uso dei social, oltre che di essere l’ultima generazione in cui il bodyshaming è normalizzato. I Millennials sono in una fase più nostalgica della vita, tanto da essere persino troppo duri con se stessi: si dicono da soli che stanno invecchiando, quando invece hanno appena trent’anni”.

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