Il mistero dei teschi di cristallo: ecco cosa dice la scienza

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Il mistero dei teschi di cristallo: ecco cosa dice la scienza

| 08/09/2025
Fonte: Facebook

Teschi di cristallo: testimonianze delle civiltà precolombiane o truffa?

  • I teschi di cristallo sono ancora oggi associati alle civiltà precolombiane
  • La scienza, tuttavia, ha ampiamente dimostrato che si tratta di reperti falsi
  • Questi oggetti furono realizzati in Europa tra il XIX e il XX secolo
  • All’epoca l’interesse per i manufatti antichi era particolarmente diffuso
  • Nel tentativo di guadagnare soldi facili, gli antiquari iniziarono a vendere questi oggetti mentendo sulla loro provenienza

 

Avete mai sentito parlare dei teschi di cristallo? In passato si riteneva che fossero manufatti fabbricati dai Maya o dagli Aztechi. Non a caso, ancora oggi la loro presenza ha spesso un ruolo chiave all’interno di libri, film e videogiochi ambientati all’epoca delle cività precolombiane. In realtà, tuttavia, non c’è alcuna prova che questi teschi siano stati prodotti in Messico. Le ricerche, al contrario, hanno dimostrato che questi oggetti sono stati realizzati in Europa tra il XIX e il XX secolo.

Si tratta, dunque, di veri e propri falsi prodotti ad arte in un periodo storico in cui l’interesse per gli oggetti antichi e carichi di esoterismo era notevolmente diffuso e remunerativo. A suscitare particolare fascino erano proprio le culture precolombiane, per via dell’aura misteriosa e soprannaturale di cui erano imperniate. All’epoca persino grandi e prestigiosi musei, come il British Museum di Londra, acquistarono numerosi teschi di cristallo dagli antiquari, pagandoli profumatamente. La questione dell’autenticità dei reperti non era minimamente in discussione: la massiccia presenza di figure scheletriche nell’arte maya e atzeca, infatti, venne considerata una vera e propria garanzia di originalità.

Reperti falsi: le prove che dimostrano che i teschi di cristallo non sono autentici

Solo a partire dalla seconda metà del XX secolo la vera natura di questi oggetti cominciò a emergere grazie a una serie di ricerche. Tra le prove che smentiscono l’autencità dei manufatti in questione c’è l’assenza di qualsiasi riferimento ai teschi di cristallo sia nella letteratura che nella tradizione orale delle civiltà mesoamericane.

A dimostrare definitivamente la provenienza europea e decisamente più recente dei teschi sono state le analisi chimiche e gli studi condotti sulle tecniche di lavorazione.

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Questi oggetti, infatti, erano realizzati con strumenti molto comuni all’interno dei laboratori di gioielleria della metà del XIX secolo, come trapani e scalpellini. Senza contare, infine, che il quarzo scolpito per la realizzazione dei teschi non proviene affatto dal Messico, ma dal Brasile o dal Madagascar.

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