Nel paese in cui è vietato passare a miglior vita (forse) si potrà tornare a farlo

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Nel paese in cui è vietato passare a miglior vita (forse) si potrà tornare a farlo

| 17/10/2025
Fonte: Pexels

Il piccolo comune campano dice addio al divieto più surreale d’Italia: morire

  • A Falciano del Massico dal 2012 vige un’ordinanza che vieta simbolicamente di morire
  • Il divieto nasceva da un problema pratico: il paese non ha mai avuto un cimitero proprio
  • Per decenni i defunti venivano tumulati nella vicina Carinola, ma i loculi sono finiti
  • Dopo anni di ritardi e ricorsi, nel 2021 è stato approvato un progetto definitivo
  • Nel 2025 partiranno i lavori per un nuovo cimitero dal valore di 2,5 milioni di euro

 

In Italia capita spesso di sentir parlare di ordinanze bizzarre, ma quella di Falciano del Massico ha fatto scuola. Nel 2012 l’allora sindaco Giulio Cesare Fava firmò un atto ufficiale che proibiva ai cittadini di morire. Nessun riferimento filosofico o religioso: la questione era puramente pratica. Il paese, diventato autonomo nel 1964 dopo la separazione da Carinola, non aveva mai avuto un proprio cimitero. Per decenni i defunti venivano sepolti nella frazione vicina di San Lorenzo, fino a quando i loculi non si esaurirono.

Così, per sottolineare l’assurdità della situazione, l’amministrazione decise di rendere simbolicamente illegale “oltrepassare il confine della vita terrena”. Una provocazione che fece sorridere, ma che lasciava in realtà trasparire un disagio molto concreto: i cittadini erano costretti a cercare posto per i propri cari nei comuni vicini, tra richieste, accordi e non pochi imbarazzi.

L’attesa infinita del nuovo cimitero per poter finalmente morire

Da allora il tema è rimasto aperto per anni, tra studi preliminari, progetti scartati e ricorsi che hanno rallentato ogni decisione. Nel frattempo, gli abitanti hanno continuato a convivere con un’ordinanza tanto paradossale quanto imbarazzante. L’attuale sindaco Erasmo Fava ha raccontato di doversi muovere in prima persona per chiedere disponibilità di loculi nei paesi limitrofi, una sorta di diplomazia funebre che non ha mai smesso di creare problemi.

Solo nel 2021 l’amministrazione è riuscita a presentare un progetto definitivo per la costruzione di un nuovo cimitero. Dopo ulteriori passaggi burocratici e la ricerca dei fondi necessari, finalmente nel 2025 la situazione sembra arrivata a una svolta concreta.

Il nuovo cimitero da 2,5 milioni di euro

L’opera, dal costo di circa due milioni e mezzo di euro, sarà costruita accanto al cimitero di San Lorenzo. Il progetto prevede quattro corti di loculi, aree dedicate alle inumazioni, un edificio d’ingresso, una chiesa e persino un parcheggio. Saranno curate anche le zone verdi e gli spazi esterni, per restituire dignità a un servizio che il paese non ha mai avuto.

Il sindaco ha definito questo progetto il più importante non solo della sua amministrazione, ma della storia recente di Falciano del Massico. Dopo l’estate è prevista l’apertura del cantiere, un passaggio che metterà finalmente fine a un’attesa lunga decenni e a una situazione diventata simbolo di inefficienza burocratica.

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Un caso unico in Italia

La storia di Falciano del Massico ha fatto il giro del Paese, alimentando articoli e battute. Ma dietro l’ironia si nasconde un problema serio: per oltre dieci anni un’intera comunità ha vissuto senza un luogo proprio dove seppellire i propri cari. Il divieto di morire è stato un modo sarcastico per denunciare l’urgenza di una soluzione. Ora, con l’avvio dei lavori, il paese potrà finalmente dire addio a quella che è stata probabilmente l’ordinanza più surreale d’Italia. E i cittadini, dopo anni di attese, avranno di nuovo la libertà di affrontare in pace anche l’ultimo passaggio della vita.

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