Perché non riusciamo a liberarci dagli amori tossici? Ci sono varie spiegazioni

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Perché non riusciamo a liberarci dagli amori tossici? Ci sono varie spiegazioni

| 24/04/2024
Fonte: Pexels

La dopamina, associata al piacere, può condizionarci

  • L’amore tossico può diventare una trappola psicologica che ci tiene imprigionati in relazioni dannose
  • Neurotrasmettitori come la dopamina e l’ossitocina giocano un ruolo fondamentale nel creare legami emotivi, facendoci desiderare l’affetto anche in relazioni nocive
  • La dopamina, associata al piacere, può condizionarci a cercare gratificazione anche in relazioni tossiche, specialmente durante il “love bombing” iniziale
  • L’ossitocina, l’ormone dell’amore, rafforza legami affettivi e rende difficile lasciare una relazione, anche quando diventa dannosa
  • L’autostima e la dipendenza emotiva possono anche contribuire al rimanere legati a relazioni tossiche, spingendoci a temere di non poter trovare qualcuno di meglio e a sentirsi inadeguati senza il partner tossico

 

L’amore tossico è come una trappola invisibile che ci inghiotte lentamente, rendendoci prigionieri di relazioni dannose e nocive per la nostra salute mentale ed emotiva. Ma perché ci lasciamo intrappolare in queste situazioni? Qual è il meccanismo che ci spinge a rimanere legati a persone che ci fanno soffrire? Non esiste un unico motivo che spieghi perché ci aggrappiamo a rapporti tossici, ma piuttosto una serie di dinamiche complesse che lavorano insieme per tenerci imprigionati. Innanzitutto dobbiamo considerare la potenza dei neurotrasmettitori nel nostro cervello, come la dopamina e l’ossitocina, che giocano un ruolo fondamentale nel modellare le nostre relazioni e i nostri legami emotivi.

La dopamina, conosciuta come il neurotrasmettitore del piacere, è responsabile delle sensazioni di gratificazione e felicità che sperimentiamo quando ci sentiamo apprezzati e desiderati. Le persone tossiche spesso utilizzano la tecnica del “love bombing”, sovraccaricandoci di attenzioni e gesti affettuosi all’inizio della relazione. Questo bombardamento di affetto può farci sentire al centro dell’attenzione e apprezzati, causando un rilascio massiccio di dopamina nel nostro cervello. Di conseguenza, quando la relazione diventa tossica e finisce, è estremamente difficile per noi lasciarla andare, poiché il nostro cervello è stato condizionato a cercare quel piacere e gratificazione.

Si diventa più inclini a perdonare gli errori del partner

Ma non è solo la dopamina a tenerci intrappolati. L’ossitocina, conosciuta anche come l’ormone dell’amore, svolge un ruolo chiave nel rafforzare i legami affettivi e l’attaccamento emotivo. Il rilascio di ossitocina avviene non solo durante l’intimità fisica, ma anche durante i momenti di condivisione emotiva e intimità emotiva con il partner. Questo ormone crea un legame profondo e indissolubile, simile a quello tra madre e figlio dopo il parto. Di conseguenza, diventiamo più inclini a perdonare gli errori del partner e a rimanere legati anche quando la relazione diventa dannosa.

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Inoltre è importante considerare il ruolo dell’autostima e della dipendenza emotiva nelle relazioni tossiche. Spesso ci aggrappiamo a queste relazioni perché temiamo di non poter trovare qualcuno di meglio o perché ci sentiamo in qualche modo inadeguati o indifesi senza il partner tossico. Combattere la dipendenza affettiva da persone tossiche è dunque una sfida complessa e richiede un lavoro interiore profondo per ricostruire la nostra autostima e imparare a riconoscere e evitare relazioni dannose. Solo quando riusciamo a rompere questo ciclo tossico possiamo finalmente liberarci e costruire relazioni sane e appaganti.

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